Presidio in Piazza Nettuno
sul tema dell’immigrazione dopo i fatti di Rosarno
LUNEDI’ 18 GENNAIO 2010 ore 18,00
CGIL – CISL – UIL di Bologna assieme alle Associazioni firmatarie manifestano la loro forte preoccupazione ed indignazione per gli inaccettabili episodi di aggressione subiti da lavoratori stranieri e le reazioni violente che hanno coinvolto migranti e cittadini di Rosarno.
Alla preoccupazione si unisce la denuncia delle esasperanti condizioni di vita dei lavoratori stranieri della Piana di Gioia Tauro costretti a lavorare in gravissime ed inaccettabili condizioni di sfruttamento e a vivere in situazioni umanamente indegne ed intollerabili per ogni società. Nel condannare la violenza in ogni sua forma evidenziamo le responsabilità di tutte le autorità locali e nazionali che sono da anni a conoscenza delle condizioni di questi lavoratori soggetti ad un vergognoso sfruttamento, in balia di cosche criminali, del caporalato e preda delle tensioni che si possono generare con i residenti, a Rosarno come in tante altre località del Mezzogiorno, ma non solo. Bisogna rivedere radicalmente le politiche sull'immigrazione, oggi inefficaci per la sicurezza di tutti e che non solo non contrastano l'immigrazione clandestina ed il lavoro nero, ma accrescono il bacino dell'irregolarità ed alimentano razzismo e xenofobia.
La Direttiva Europea n. 52 del luglio 2009 stabilisce pene severe per i datori di lavoro che utilizzano immigrati irregolari garantendo ai migranti tutele dei diritti contrattuali, protezione in attesa di giustizia e possibilità di un percorso di regolarizzazione.
Chiediamo perciò agli organismi pubblici preposti tolleranza zero contro tutti i datori di lavoro che utilizzano manodopera irregolare e la predisposizione di programmi di intervento di contrasto e di repressione capaci di affermare la legalità nel mondo del lavoro partendo dalla Piana di Gioia Tauro. Il Governo ed il Parlamento devono prendere atto della necessità di abolire il reato di clandestinità, deterrente principale alla denuncia degli sfruttatori, così come devono essere riviste le norme restrittive sulla validità dei permessi di soggiorno (attualmente di soli 6 mesi) che alimentano solo la spirale della clandestinità. Sono invece necessarie ed urgenti iniziative legislative che introducano il reato penale di caporalato e rendano applicabile l'azione penale contro il reato di riduzione in schiavitù e di tratta della manodopera.
CGIL CISL UIL e le Associazioni promotrici, nel ribadire la ferma condanna di ogni forma di violenza, invitano la cittadinanza ed il mondo del lavoro bolognese a manifestare il proprio impegno di lotta al razzismo ed allo sfruttamento e per lo sviluppo di azioni fortemente orientate alla solidarietà, all'accoglienza ed alla legalità partecipando al presidio.
Programma degli interventi
- Cesare Melloni a nome delle organizzazioni promotrici
- Don Arrigo Chieregatti
- Paolo Mengoli, Direttore Caritas
- Interventi programmati di lavoratori immigrati
Saluto del Sindaco di Bologna Flavio Delbono
Coordina Alessandro Alberani
Promotori
CGIL, CISL, UIL Bologna, Arci, Libera Bologna e Libera Emilia-Romagna, Anpi, Caritas, MCL, ACLI, Nexus Emilia-Romagna, Iscos-CISL, Anolf, Centro Immigrati-CISL, UISP Emilia-Romagna, Emergency, Peace Games, Auser Bologna, Associazione Salviamo La Costituzione, Centro Lavoratori Stranieri-CGIL, Forum Metropolitano Stranieri in Bologna, Consiglio Cittadini Stranieri e Apolidi Provincia di Bologna, Arci Mondo, Consulta Stranieri Monzuno, Associazione Immigrati Appennino Bolognese, UDI Bologna.
La Direttiva Europea n. 52 del luglio 2009 stabilisce pene severe per i datori di lavoro che utilizzano immigrati irregolari garantendo ai migranti tutele dei diritti contrattuali, protezione in attesa di giustizia e possibilità di un percorso di regolarizzazione.
Chiediamo perciò agli organismi pubblici preposti tolleranza zero contro tutti i datori di lavoro che utilizzano manodopera irregolare e la predisposizione di programmi di intervento di contrasto e di repressione capaci di affermare la legalità nel mondo del lavoro partendo dalla Piana di Gioia Tauro. Il Governo ed il Parlamento devono prendere atto della necessità di abolire il reato di clandestinità, deterrente principale alla denuncia degli sfruttatori, così come devono essere riviste le norme restrittive sulla validità dei permessi di soggiorno (attualmente di soli 6 mesi) che alimentano solo la spirale della clandestinità. Sono invece necessarie ed urgenti iniziative legislative che introducano il reato penale di caporalato e rendano applicabile l'azione penale contro il reato di riduzione in schiavitù e di tratta della manodopera.
CGIL CISL UIL e le Associazioni promotrici, nel ribadire la ferma condanna di ogni forma di violenza, invitano la cittadinanza ed il mondo del lavoro bolognese a manifestare il proprio impegno di lotta al razzismo ed allo sfruttamento e per lo sviluppo di azioni fortemente orientate alla solidarietà, all'accoglienza ed alla legalità partecipando al presidio.
Programma degli interventi
- Cesare Melloni a nome delle organizzazioni promotrici
- Don Arrigo Chieregatti
- Paolo Mengoli, Direttore Caritas
- Interventi programmati di lavoratori immigrati
Saluto del Sindaco di Bologna Flavio Delbono
Coordina Alessandro Alberani
Promotori
CGIL, CISL, UIL Bologna, Arci, Libera Bologna e Libera Emilia-Romagna, Anpi, Caritas, MCL, ACLI, Nexus Emilia-Romagna, Iscos-CISL, Anolf, Centro Immigrati-CISL, UISP Emilia-Romagna, Emergency, Peace Games, Auser Bologna, Associazione Salviamo La Costituzione, Centro Lavoratori Stranieri-CGIL, Forum Metropolitano Stranieri in Bologna, Consiglio Cittadini Stranieri e Apolidi Provincia di Bologna, Arci Mondo, Consulta Stranieri Monzuno, Associazione Immigrati Appennino Bolognese, UDI Bologna.
Luciana P. Pellegreffi
Translation services
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