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26.10.09

CASE POPOLARI DI MILANO - BAGGIO COME SCAMPIA

Droga e racket: Baggio come Scampia
Maria Carmela Rozza
Carmela Rozza (Pd)

"Se l'amministrazione comunale continua a non vedere i problemi c'è il rischio di arrivare a una situazione simile a quella di Scampia: A Baggio, epicentro via Quarti, e a Quarto Oggiaro il Comune non sta ingaggiando una battaglia  vera contro la malavita italiana radicata in questi quartieri, né tanto meno sta intervenendo per creare servizi sociali per aiutare i giovani che sono abbandonati a se stessi". Carmela Rozza, consigliere comunale del Pd, impegnata da anni nella lotta al racket a e all'abusivismo nelle case popolari, sceglie Affaritaliani.it per denunciare la situazione drammatica in cui versano le periferie milanesi. "In città – prosegue l’esponente democratica - ci sono oltre 5mila alloggi vuoti di proprietà pubblica e abbiamo 21mila famiglie in lista di attesa"
Il Pd si mobilità contro i cosiddetti palazzi della paura. Cosa sta accadendo nello stabile di Santa Maria del Suffragio 3?
"Il Pd  ha presentato un esposto alla Procura della repubblica firmato da me contro il proprietario della Ilma Sas Niccolò Maddalena in cui chiediamo alla magistratura di accertare le sue responsabilità rispetto al fatto che ci sia una situazione di sovraffollamento e che gli affitti che lui applica agli inquilini, in maggior parte extracomunitari, sono di oltre mille euro al mese. Cifre che gli immigrati non sono in grado di pagare e per questo si dividono la somma anche tra 30 e 40 persone. Chiediamo alla Procura di accertare se lui sia consapevole della situazione e dei contatti in nero. Consegneremo anche le misure catastali delle sue proprietà da cui si evince che è proprietario di altri palazzi nella stessa situazione"

Quante persone vivono in quel palazzo?
"Ora sono un centinaio, ma in passato siamo arrivati a circa 500. Il palazzo fu sgomberato grazie a una presa di posizione del consiglio di zona e facemmo un presidio assieme agli abitanti davanti a Santa Maria del Suffragio. Io stessa depositai una mozione in consiglio comunale dove chiedevo un intervento del sindaco che poi venne fatto. Nel palazzo, però, non sono state effettuate le opere di ristrutturazione previste”

Intanto a Milano continua l’emergenza abusivi nelle case popolari. Lei è stata anche minacciata per aver denunciato situazioni di particolare degrado…
"Mi aggredirono perché denunciai la presenza di numerosi delinquenti nelle case popolari. Alcuni quartieri di Milano sono in mano alla malavita"

Ci sono responsabilità politiche?
"Il Comune non fa nessuna politica sul tema. Basti pensare a due cose: primo che abbiamo oltre 5mila alloggi vuoti di proprietà pubbliche in questa città con 21mila famiglie in lista di attesa. In secondo luogo non si è fatto niente per la politica dell'affitto. L'accordo sul canale concordato dell'affitto privato risale al 1999".

Nel programma del sindaco c'era l'intenzioni di calmierare il prezzo degli affitti in periferia...
"Sì, ma non abbiamo avuto il piacere di vederli. Le case che si stanno realizzando sono frutto di cantieri aperti prima del 2005. Ad oggi dalla Moratti non è arrivata nemmeno una stanza".

Non è paradossale che ci siano 5mila case vuote è 21mila famiglie in attesa di un alloggio?
"Certo. Ma la cosa si spiega semplicemente
: non c'è una gestione responsabile del patrimonio dell'assegnazione degli alloggi da parte di questa giunta. In un anno il Comune ha ristrutturate solo 90 case su 920 liberate negli ultimi tre anni. Non esiste nessuna strategia e non c’è nessun investimento mirato. Assistiamo solo ad annunci di grandi opere che poi non si fanno. Un'amministrazione responsabile prima di tutto si pone il problema di rendere agibile tutto il patrimonio che ha a disposizione. L’amministrazione ha speso 31 milioni per costruire un palazzo in zona Gallarate. Con quei soldi avrebbe potuto ristrutturare 4mila alloggi vuoti".
A che punto è la lotta al racket dopo gli episodi denunciati questa estate?
"La signora Gabetti di turno, fino a quando ci sono 5 mila alloggi vuoti, ci sarà sempre. Il Comune deve assegnare le case vuote per impedire che ci sia il mercato dell'occupazione abusiva. In secondo luogo l'amministrazione comunale, invece di continuare a vaneggiare sulla sicurezza e sulla tolleranza zero in modo del tutto indistinto, dovrebbe andare a sporcarsi le mani. Qualcuno mi deve spiegare come mai i delinquenti a Quarto Oggiaro o la famiglia Pesco a Niguarda continuano tranquillamente ad occupare gli appartamenti. E' facile sparare nel mucchio ma è difficile prendere i delinquenti e sbatterli fuori dalle case popolari".

Il Caso del ghetto di Fulvio Testi è esemplificativo...
"Esatto. Ma anche in via Quarti a Baggio c'è anche una altro bel ghetto dove lo spaccio della cocaina è organizzato in maniera capillare. Ora sulla strada c'è una volante della polizia fissa, ma lo spaccio si è solo spostato dalla strada al  parco".

Una situazione non lontana da quello di Scampia a Napoli...
"Non voglio esagerare visto che Milano ha delle risorse tali per non finire come Scampia. Certo, se l'amministrazione comunale continua a non vedere i problemi c'è il rischio di arrivare a una situazione simile: A Baggio e a Quarto Oggiaro, per esempio, il Comune non sta ingaggiando una vera battaglia sulla sicurezza contro la malavita italiana radicata in questi quartieri, né tanto meno sta intervenendo per creare servizi sociali per aiutare i giovani che sono abbandonati a se stessi".



Luciana P. Pellegreffi

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