Oltre due anni fa, abbandonavo il mio partito con questa dichiarazione di indipendenza e cominciavo a navigare in mare aperto.
Da quel giorno si sono improvvisamente materializzate una quantità enorme di opportunità di incontro, confronto e conoscenza. La nostra esperienza, quella del Comune di Cassinetta di Lugagnano, ha iniziato a girare in rete, poi sui giornali e infine in TV (da Report al TG1).
Negli ultimi 800 giorni della mia vita, ho avuto la fortuna di incontrare migliaia di persone e centinaia di realtà sparse in tutto il paese. Migliaia di esperienze, migliaia di zattere tutte alla ricerca di un’altra Italia e di un altro mondo possibili. Tutte accomunate dallo stesso spirito di amore nei confronti del nostro paese, dallo stesso senso di responsabilità nei confronti delle prossime generazioni, dalla stessa voglia di cambiamento. Tutte in viaggio verso la stessa meta, orientate dalla stessa bussola e guidate sulla stessa rotta. Ma tutte destinate a restare voci isolate e inascoltate da chi detiene il comando dei grandi transatlantici della politica .
Al termine di quasi tutti i convegni, dibattiti o riunioni, in cui si erano affrontati temi quali il consumo di territorio e cementificazione del paese, i rifiuti e la dannosità degli inceneritori, l’energia nucleare o l’acqua pubblica, la gran maggioranza dei partecipanti tornava a casa con un sentimento strano nel cuore: quello di sentirsi una minoranza rabbiosa. Quello di chi sa, lo sente, di aver ragione, ma essendo una minoranza pensa di non poter mai riuscire a cambiare le cose.
Oggi è giunto il momento, per tutti coloro che amano profondamente l’Italia, di impegnarsi in prima persona per dare una risposta al degrado politico, morale e ambientale ed ai gravi problemi economici e sociali che segnano il nostro tempo.
Oggi è giunto il momento, per tutti coloro che non vogliono rassegnarsi a restare ai margini dello scenario e credono che ci sia bisogno di passare al più presto dalle sale di convegni alle stanze della politica (quella che decide), di uscire allo scoperto e sporcarsi le mani per togliere il fango politico che ricopre il nostro paese.
Oggi è giunto il momento in cui tutte le iniziative sparse si ritrovino, si riconoscano, escano definitivamente dai rispettivi recinti e si uniscano: da chi si propone di costituire un nuovo soggetto politico Ecologista, Civico e Democratico a chi, e sono tanti, ha fatto un sogno come questo.
Oggi è giunto il momento per i cittadini che assistono passivamente e sconsolati sul divano, di alzarsi di scatto, spegnere la TV e cercare di ridestare dal torpore mediatico anche i suoi vicini.
E’ ora di contarsi e cominciare a camminare. Per andare dove le decisioni concrete possono trasformare le bellissime idee germogliate sulle nostre zattere in tangibili realtà.
Per contaminare la vecchia politica, per far entrare nel pantano un fiume di acqua pulita che si fa strada spostando ai margini il fango.
E’ ora di unirsi. E’ ora di trasformare le migliaia di piccole minoranze, in un progetto vero e realizzabile, che sappia e voglia davvero cambiare l’Italia.
Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano
Al termine di quasi tutti i convegni, dibattiti o riunioni, in cui si erano affrontati temi quali il consumo di territorio e cementificazione del paese, i rifiuti e la dannosità degli inceneritori, l’energia nucleare o l’acqua pubblica, la gran maggioranza dei partecipanti tornava a casa con un sentimento strano nel cuore: quello di sentirsi una minoranza rabbiosa. Quello di chi sa, lo sente, di aver ragione, ma essendo una minoranza pensa di non poter mai riuscire a cambiare le cose.
Oggi è giunto il momento, per tutti coloro che amano profondamente l’Italia, di impegnarsi in prima persona per dare una risposta al degrado politico, morale e ambientale ed ai gravi problemi economici e sociali che segnano il nostro tempo.
Oggi è giunto il momento, per tutti coloro che non vogliono rassegnarsi a restare ai margini dello scenario e credono che ci sia bisogno di passare al più presto dalle sale di convegni alle stanze della politica (quella che decide), di uscire allo scoperto e sporcarsi le mani per togliere il fango politico che ricopre il nostro paese.
Oggi è giunto il momento in cui tutte le iniziative sparse si ritrovino, si riconoscano, escano definitivamente dai rispettivi recinti e si uniscano: da chi si propone di costituire un nuovo soggetto politico Ecologista, Civico e Democratico a chi, e sono tanti, ha fatto un sogno come questo.
Oggi è giunto il momento per i cittadini che assistono passivamente e sconsolati sul divano, di alzarsi di scatto, spegnere la TV e cercare di ridestare dal torpore mediatico anche i suoi vicini.
E’ ora di contarsi e cominciare a camminare. Per andare dove le decisioni concrete possono trasformare le bellissime idee germogliate sulle nostre zattere in tangibili realtà.
Per contaminare la vecchia politica, per far entrare nel pantano un fiume di acqua pulita che si fa strada spostando ai margini il fango.
E’ ora di unirsi. E’ ora di trasformare le migliaia di piccole minoranze, in un progetto vero e realizzabile, che sappia e voglia davvero cambiare l’Italia.
Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano
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