Nel paese in cui la libertà d'informazione è dipendente del potere politico ed economico, cerchiamo di tenere attivi i nostri neuroni al pensiero, alla critica, alla distribuzione della libera informazione.

Pagine

1.9.10

CANNELA , DEDICATA A MIO PADRE - POESIA

N’copp’ a na part’ rint ‘a cas’
Co’ ‘o stoppin’ semp’ acces’,
dritta e longa staje

Bianc’, a’ vot’ culurat’,
s’ si giovine
te chiamman’ cannela

A ragion’ toja è  na speranz’
Pe chi viv’ rint’ a cas’:
na vrenzola ‘e luce rint’ ‘o buio.

Fatic’ senza sosta.
A’ vot’ te sturziell’
Sott’ o caver’ ro ffuoc’

T’ cunzum’ lentament’,
Nun sì cannela, ormai si moccolo
ma fin all’urdem’ a luce toja adda’ schiarà. 
______________________________
traduzione dal napoletano per gli amici "stranieri" ;-)

Candela

Sopra ad un posto nella casa
Con lo stoppino sempre acceso
Dritta e lunga stai

Bianca, a volte colorata,
se sei giovane
ti chiamano candela

La tua ragion di essere è una speranza
Per chi vive nella casa:
un barlume di luce nel buio

lavori senza riposo
a volte ti pieghi
sotto il caldo del fuoco

ti consumi lentamente,
non sei candela, oramai sei moccolo*
ma fino all’ultimo la tua luce deve illuminare**

NOTE:

* in italiano candela e moccolo hanno lo stesso significato. In napoletano il secondo termine si riferisce ad una candela molto consumata

** la traduzione letterale dal napoletano di “schiarare” è albeggiare.

Alessandro Cascone

Nessun commento:

Posta un commento

Nome Cognome

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.