CORTEO NO PONTE
via circuito di fronte alla trivella
SABATO 28 AGOSTO 2010 ore 18.00
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SABATO 28 AGOSTO 2010 ore 18.00
Impregilo, amministrazioni locali, governo nazionale e cosche mafiose attendono frementi la costruzione del Ponte: un progetto già morto ancora prima di nascere, incompatibile con le esigenze di questo territorio, inutile per la mobilità delle persone e delle merci, devastante sul piano ambientale e semplicemente folle per i costi economici.
Pensare di spendere più di 6 Miliardi di euro per il Ponte... è più di una provocazione: è l’umiliazione di una città strangolata dalla crisi economica, duramente segnata dal collasso del proprio territorio e sempre più invivibile. La demagogia pontista fa finta di non vedere la realtà: i 30.000 disoccupati, i 1.500 sfollati di San Fratello e Giampilieri, i 5.000 lavoratori licenziati solo negli ultimi 12 mesi senza ammortizzatori sociali, gli oltre 3.000 baraccati, i 25.000 emigranti in dieci anni. Secondo recenti studi il partito pontista ha sperperato in progettazione (quella preliminare, nemmeno esecutiva), pubbliche relazioni e prebende oltre 400 milioni di euro: per mettere in sicurezza tutte le aree colpite dalle frane ne sarebbero bastati la metà.
Il Ponte sullo stretto, in un mix di autoritarismo e delirio di onnipotenza, lascia intatte tutte le devastazioni, i drammi e le solitudini di questo territorio per distruggere (con risorse pubbliche) anche le ultime possibilità di riscatto e di liberazione di questa città.
http://www.noponte.it/2010/07/un-ponte-per-linferno.html
Pensare di spendere più di 6 Miliardi di euro per il Ponte... è più di una provocazione: è l’umiliazione di una città strangolata dalla crisi economica, duramente segnata dal collasso del proprio territorio e sempre più invivibile. La demagogia pontista fa finta di non vedere la realtà: i 30.000 disoccupati, i 1.500 sfollati di San Fratello e Giampilieri, i 5.000 lavoratori licenziati solo negli ultimi 12 mesi senza ammortizzatori sociali, gli oltre 3.000 baraccati, i 25.000 emigranti in dieci anni. Secondo recenti studi il partito pontista ha sperperato in progettazione (quella preliminare, nemmeno esecutiva), pubbliche relazioni e prebende oltre 400 milioni di euro: per mettere in sicurezza tutte le aree colpite dalle frane ne sarebbero bastati la metà.
Il Ponte sullo stretto, in un mix di autoritarismo e delirio di onnipotenza, lascia intatte tutte le devastazioni, i drammi e le solitudini di questo territorio per distruggere (con risorse pubbliche) anche le ultime possibilità di riscatto e di liberazione di questa città.
http://www.noponte.it/2010/07/un-ponte-per-linferno.html
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