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27.6.10

LONDRA SI SCUSA PER IL BLOODY SUNDAY IN IRLANDA DEL NORD

13 civili furono uccisi nella Domenica di sangue
13 civili furono uccisi nella Domenica di sangue (AP Photo/ Julien Behal/PA)

LONDRA, 15 GIU - “Ingiustificato e ingiustificabile”: così il primo ministro britannico David Cameron ha definito quanto accaduto durante la strage di Bloody Sunday il 20 gennaio del 1972, quando una squadra di paracadutisti sparò su una manifestazione cattolica a Londonderry facendo 14 vittime. Il premier ha commentato in Parlamento le conclusioni del rapporto Saville, ordinato nel 1998 dal suo predecessore Tony Blair e portato a termine solo 12 anni dopo e al costo di 195 milioni di sterline, quasi 235 milioni di euro.

Qualunque il prezzo e per quanto lunga l’attesa, l’inchiesta di Lord Saville of Newdigate afferma finalmente in maniera ufficiale quanto i parenti delle vittime, delle quali molte erano soltanto degli adolescenti, hanno sempre desiderato che venisse detto: i civili che morirono quel giorno erano tutti innocenti, non erano armati e non rappresentavano alcuna minaccia per i soldati, che invece persero il controllo e si misero a sparare senza mettere in guardia.
Tra i punti salienti del rapporto si afferma infatti che: i militari intervennero seguendo un ordine sbagliato, il primo colpo ad essere sparato fu da parte dell’esercito, non dei manifestanti e che alcuni di coloro che furono colpiti dai militari stavano chiaramente fuggendo o aiutando altri feriti.
Sebbene i paramilitari repubblicani avessero sparato qualche colpo, le loro azioni, si legge nell’inchiesta, non sarebbero sufficienti a giustificare la reazione dei soldati. Martin McGuinness, oggi vice primo ministro dell’Irlanda del Nord e allora militante repubblicano, era probabilmente armato con una mitragliatrice ma, conclude Lord Saville, non fu il suo comportamento a spingere i soldati ad aprire il fuoco.
In un’altra vittoria per i famigliari delle vittime, il rapporto afferma che alcuni soldati avrebbero fornito ricostruzioni errate degli eventi: la prima inchiesta sull’accaduto, conclusasi nell’aprile dello stesso anno e condotta da Lord Widgery, scagionò i militari puntando invece il dito contro i manifestanti, accusandoli di aver attaccato i soldati e di essere stati armati. La comunità cattolica reagì molto male a quell’inchiesta accusando il governo di Londra di voler coprire gli errori dei militari e chiedendo l’avvio di una nuova inchiesta indipendente. Le loro richieste vennero esaudite solo 16 anni dopo dal nuovo governo laburista di Blair, che certo non avrebbe mai potuto immaginare che l’inchiesta aperta allora e chiusa oggi sarebbe stata così lunga e costosa.
Per molti però, ne è valsa la pena: le migliaia di persone che oggi sono accorse alla Guidhall di Londonderry per sentire le conclusioni del rapporto e il premier Cameron chiedere scusa per gli errori commessi da militari e governo del Regno, ne sono la prova. (ANSA)
1972, foto d'archivio del Bloody Sunday a Londonderry
1972, foto d'archivio del Bloody Sunday di Londonderry
(AP Photo)

Mercoledì 16 Giugno 2010
Fonte

Quando il governo italiano si scuserà per ustica?

Luciana P. Pellegreffi

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