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16.5.10

PREVISIONI SU VENTOTENE DEL 5 OTTOBRE 2009...ALLARMISMO ????


Ventotene come Messina? Fragilissima, fatta di tufo e a fortissimo rischio idrogeologico.
Sull'isola due appartamenti su tre risultano abusivi, e si continua a costruire persino nel cuore della riserva naturale.
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Ventotene: crollo di un costone roccioso
Ventotene: crollo di un costone roccioso
Ventotene: «Gentile Direttore, in questi giorni piango, insieme a tanti altri italiani, i morti di Messina: una tragedia immane e spaventosa dovuta all'incuria e alla speculazione degli uomini». Così una lettera in redazione. «Purtroppo, anche nella piccolissima isola in cui sono nata e vivo mi rendo conto che i presupposti per simili eventi ci sono tutti. Ventotene è infatti un territorio fragilissimo, fatto di tufo e a fortissimo rischio idrogeologico. Frane e smottamenti avvengono regolarmente ad ogni pioggia, interi pezzi di isola si sfaldano e crollano in mare ogni tre - quattro mesi.

Ciò è sempre successo, è la natura di questo minuscolo fazzoletto di terra in mezzo al mare, e succederà sempre. I nostri nonni lo hanno sempre saputo, e per questo l'urbanizzazione e la gestione del territorio è stata particolarmente oculata: non si costruiva sulle zone a rischio e le acque piovane venivano irreggimentate con cura e raccolte nelle cisterne.

Oggi invece Ventotene è uno dei comuni italiani con più alto tasso di abusivismo edilizio, si costruiscono sempre più strade e l'uso del cemento è diventato una piaga (l'edilizia isolana supera in fatturato persino il comparto turistico). A fronte dei mille abusi denunciati non uno di essi è mai stato abbattuto, le cisterne sono diventate ville (spesso abusive), le acque piovane ruscellano violentemente lungo le strade asfaltate e senza canaline, le straordinarie bellezze di natura storica (vedi il Porto Romano) e paesaggistica vengono sistematicamente danneggiate.

Ma possibile che in un isola che è riserva naturale dello Stato, che gode di finanziamenti milionari da ministeri e Regione, che si vanta di essere "ecologica" debba avvenire tutto ciò? Il sindaco ha richiesto milioni di euro al governo per i danni ambientali subiti lo scorso inverno, ma non per fare un serio piano di monitoraggio idrogeologico, bensì per costruire altre strade e mettere su altro cemento!

Nel frattempo ha incominciato a piovere, la scuola dei nostri bambini fa acqua (a fronte di migliaia di euro spesi per l'impermeabilizzazione appena un anno fa), nel cuore più selvaggio dell'isola, a Punta dell'Arco, si sta costruendo l'ennesima villa abusiva, le fogne non funzionano... Mi appello al buon senso dei nostri amministratori e cittadini: vi prego, non facciamo di Ventotene una nuova Messina!
05 ottobre 2009

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