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19.5.10

DEPUTATI E SENATORI AI SERVIZI SOCIALI: HANNO LA SETTIMANA CORTISSIMA, RIEMPIAMOGLIELA !

Crolla la produttività del Parlamento: i deputati lavorano 16 ore settimanalii senatori 9 a settimana.

E’ vergognoso.

Chi lavora non 8 ore a settimana, ma 8 e più ore al giorno percepisce stipendi di circa 20 volte inferiori al netto dei bonus e privilegi previsti per la casta della politica.
Quei lavoratori fanno andare avanti l'Italia e contribuiscono per oltre il 70% alle entrate fiscali nazionali.
La settimana scorsa alla Camera due sedute con votazioni; settimana cortissima altro che storiche 35 ore settimanali!
La “settimana cortissima”: racconta Fini che in 19 settimane, cioè dall’inizio dell’anno, a Montecitorio le ore d’aula sono state poco meno di 305, ovvero 16 per ogni settimana lavorativa che per “loro” va dal lunedì pomeriggio al giovedì.
Le sedute sono state 60, ma è fallito il tentativo del presidente Fini di prolungare i lavori al venerdì. L’attività è quasi del tutto assorbita dai provvedimenti del governo. Su 40 approvati nel 2010, sono 23 i ddl governativi, 10 decreti e solo 7 disegni di legge di iniziativa parlamentare.
Ci ricordano che oltre all’attività in parlamento, c’è quella nelle commissioni e poi c’è il tempo che ogni parlamentare avrebbe il dovere di dedicare al cosiddetto rapporto col territorio, al contatto con gli elettori. *Ma ci pigliano ancora per i fondelli?

Forse che è l'unico lavoro che richiede attività complementari?
Forse che gli insegnanti non si devono preparare le lezioni e correggere i compiti fuori dalle aule?
Forse che i ricercatori non devono studiare fuori dall'orario di lavoro?
Moltissimi lavori "impiegatizi" richiedono attività parallele e di aggiornamento extra orario di lavoro, E ALLORA?
Cosa direbbe Confindustria se si lavorasse tutti, toh mi voglio rovinare 25 ore a settimana pagate come 40?

Camera: “mini settimana” lavorativa a Palazzo Madama, dove non si è mai tenuta una seduta il lunedì o il venerdì. Per la Camera alta i numeri raccontano come dal primo gennaio si sono tenute sì 70 sedute – attenzione però se la seduta della mattina si prolunga al pomeriggio ne vengono conteggiate 2 - e le ore lavorate risultano essere 179, in queste prime 19 settimane che fanno una media di 9 ore a settimana.
I progetti di legge approvati nel 2010 sono stati infatti 19, quindici di iniziativa governativa, ovvio, appena quattro parlamentare.

Alla base di questa situazione:
- la nota e atavica “pigrizia” dei parlamentari italiani più volte emersa;
- l’altrettanto nota tendenza di questo governo a passare il minor tempo possibile in parlamento, sfruttando al massimo i decreti legge e ponendo la fiducia per il voto in aula;
- il pressapochismo della maggioranza che, per rimediare a errori grossolani, i provvedimenti devono essere visti e rivisti dalle commissioni un significativo numero di volte…. e nonostante ciò alcuni sono stati respinti come “incostituzionali” così si ricomincia.

«Ormai discutiamo per due giorni di provvedimenti che possono essere esaminati in mezza giornata, giusto per dare un’apparenza di attività – racconta il vice capogruppo Pd Gianclaudio Bressa – Decine di nostri ddl mai approdati in aula e una totale incapacità del governo di curare provvedimenti che non siano quelli che interessano personalmente il premier».

LEGITTIMO PRETENDERE:
LEGGE UGUALE PER TUTTI
ETICA PUBBLICA
 E BUON ESEMPIO DA CHI CI GOVERNA
- riduzione del 50%  degli stipendi e azzeramento di bonus e benefit e privilegi,

pertanto:

- impiego ai servizi sociali almeno sino alle 40 ore di lavoro settimanale,

- pensione dopo 40 anni di lavoro e su base contributiva e non dopo 5 anni di contributi (ved PENSIONI dei PARLAMENTARI, RICCHE E CON NUMEROSI OPRIVILEGI).

Potranno così dedicarsi al  "cosiddetto rapporto col territorio e al contatto con gli elettori" * tanto menzionato.

Il risparmio ottenuto con la riduzione dei costi per gli stipendi, i lavori sociali da loro svolti e dalla ridotta pensione elargita, serviranno per finanziare servizi alla salute, istruzione, famiglia, case popolari e salario di disoccupazione.


p.s. Ma questo non era il "GOVERNO DEL FARE"?
;-), ahahahah, ma va là, hihihihihi,

Luciana P. Pellegreffi

P.P.S. Recordi per: Angelo Pezzana, Pietro Graveri, Luca Boneschi e Renè Andreani, ex parlamentari radicali: 1 solo giorno in Parlamento, contributi volontari per 5 anni e un vitalizio mensile lordo di 3.108 euro.

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