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3.2.10

OMSA - ANCHE QUESTA E' VIOLENZA SULLE DONNE

 
Giovedì 4 febbraio presso la sede di Confindustria di Ravenna avrà luogo l'incontro tra la proprietà Golden Lady e i sindacati, si spera ci siano buone novità rispetto al precedente in cui era stata decretata la chiusura definitiva dello stabilimento".

"Un'eventuale chiusura e basta significherebbe non solo la sconfitta delle donne Omsa, ma di tutte le donne... Dove si sono svolte manifestazioni d'occupazione o presidio da parte degli uomini, c'è sempre stato un riscontro dalle controparti in positivo, quindi non può finire e basta, solo perché sono donne".

"Anzi, si parla tanto di violenza nei confronti delle donne, questa è violenza, lo stabilimento chiude non perché non ci sia la produzione o la richiesta, è la spasmodica ricerca di manodopera a basso costo in Serbia. E proprio lì saranno sfruttate tante donne, sottopagate e non solo. Deve esserci un limite oltre il quale anche gli imprenditori non possono andare, io l'ho sempre chiamato pudore ma sembra che questi nostri padroni non conoscano la parola".
Innanzitutto tanto di cappello a queste splendide donne, nessuno le pensava così coraggiose , in grado di ribellarsi ad un destino ormai certo, nemmeno chi doveva per loro….
Questo gruppo di sostegno “pur poi ostacolato, snobbato,criticato” è nato negli ultimi giorni del 2009 proprio perché nonostante si sapesse benissimo cosa sarebbe accaduto, non se ne parlava, taci che sennò non ci concedono la cassa integrazione…..
Donne dovete ringraziare una giovane “di voi” che a fine anno ha detto basta, ha chiesto di essere aiutata a pubblicizzare un volantinaggio in piazza (spontaneo) per far emergere quella sorta di OMERTA’ creatasi e sensibilizzare Faenza e non solo.
Abbiamo fatto l’annuncio per il 5 gennaio, poi spostato al 9 per neve, invitato i sindacati a coordinare (è tutto documentato nell’archivio del gruppo e nella posta) questa ragazza e le sue amiche, ed è stato l’inizio di un successo.
Il nostro più grande merito “di tutto il gruppo” è stato quello di tirare dentro la mischia le istituzioni, tutti nel loro piccolo hanno coinvolto o invitato qualcuno, un ringraziamento particolare però a Raffaella Costi che ha immediatamente allertato i più alti vertici della regione, ed ecco che ora si parla di trattativa nazionale con il ministro!
Il mio unico rammarico è sentir tutti dire che se ci si fosse mobilitati prima (la fabbrica in Serbia è nota da tempo, specialmente all’attuale sindaco), ora forse è tardi.
Perché chi di dovere non si è mosso per tempo allora?
Non ci voleva poi molto, un gruppo di sostegno su Facebook lo ha fatto, stuzzicato i politici di destra e sinistra “che nolenti o volenti, ci sono le elezioni a primavera” della città, un articolo sul Carlino il 2 gennaio che narrava la sua nascita (Titolo: Facebook in campo per l’OMSA, nato un gruppo di sostegno con quasi 900 iscritti. Messaggi alle istituzioni. Iniziative martedì 5 volantinaggio in piazza del Popolo).
Perché ho scritto tutto questo, per invitare tutti coloro che dovevano evitare di arrivare a questo punto ad impegnarsi al 200% per rimediare!
Vergognare, si dovranno vergognare quando tutto si sarà risolto positivamente, ora non c’è tempo.
Concentriamoci sulle ore 10,00 del 2 febbraio, quando a Ravenna in via Barbiani, 8 presso la sede di confindustria, i sindacati incontrano di nuovo la proprietà, le donne ci saranno e chi di noi può, non deve mancare.
UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO.
Patrizio 


Se non potere essere fisicamente presenti a sostenere queste donne in lotta inviate i vostri messaggi qui
Grazie

Luciana P. Pellegreffi

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