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9.12.09

12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA: MANIFESTAZIONE ORE 15 PIAZZA MISSORI, MILANO


Piazza Fontana, LA STRAGE IMPUNITA

Per ricordare la strage fascista di piazza Fontana, a quarant’anni dall’inizio della strategia della tensione, l’uccisione di Giuseppe Pinelli e le responsabilità degli organi di polizia e dei servizi segreti che finanziarono e protessero i gruppi neofascisti, sabato 12 dicembre alle 15.00 vi sarà un corteo che, partendo da piazza Missori, farà una prima sosta davanti alla lapide di Saverio Saltarelli, ucciso da un candelotto lacrimogeno nel corso di violente cariche dei carabinieri solo un anno dopo, per terminare in piazza S. Stefano davanti ai monumenti di Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, giovani militanti antifascisti caduti a Milano nell’aprile 1975 per difendere la democrazia al pari di Giovanni Ardizzone, Roberto Franceschi, Alberto Brasili, Gaetano Amoroso, Fausto e Iaio, Luca Rossi e Dax.
La strage di piazza Fontana, con la morte di 17 persone inermi e il ferimento di quasi un centinaio fu determinata da una bomba collocata dal gruppo fascista di Ordine nuovo all’interno della Banca nazionale dell’agricoltura, con la copertura di apparati dello Stato con l'intento creare nel paese un clima di terrore per bloccare, attraverso la repressione poliziesca ed il restringimento delle libertà democratiche, le lotte operaie e studentesche che stavano scuotendo dalle fondamenta la società borghese e capitalista.
A sancire questa verità le parole scritte nelle ultime sentenze che pur comportando l’assoluzione degli imputati hanno riaffermato la matrice dell’attentato, nonché le responsabilità di Franco Freda e Giovanni Ventura, due degli stragisti fascisti, ormai non più processabili. Il gruppo, che comprende anche Delfo Zorzi, latitante in Giappone, è sotto processo anche per la strage di Brescia.
Ribadirlo significa testimoniare una verità che qualcuno vorrebbe ancora oscurare in nome di una generica condanna al terrorismo. Con essa nascondere anche le tragiche circostanze della morte di Giuseppe Pinelli, la diciottesima vittima innocente di piazza Fontana, che precipitò da una finestra del quarto piano della Questura milanese, non certo un “malore attivo”, quando si cercava di attribuire agli anarchici e alle sinistre la responsabilità di quanto accaduto.
La memoria di ieri impone di parlare del presente e quindi essere in movimento contro fascismo, razzismo e omofobia. C'è chi non dimenticherà di portare con sé "Dax" Davide Cesare e "Abba" Abdoul Guibre, non per farne dei martiri o degli eroi ma ancora una volta per ribadire che l'omicidio di questi 2 giovani è ancora una ferita aperta e anche per questo motivo fascisti vecchi e nuovi non possono avere spazio in questa città.
Saremo in piazza per dire ancora una volta che riteniamo indegni i tentativi di militarizzare i territori con forze di polizia impunite chiamate a manganellare, arrestare, "immunizzare" qualsiasi manifestazione di dissenso, nel tentativo di sgomberare e svendere ogni spazio di libertà e alternativa culturale mentre nel frattempo veniamo "privati" di ogni diritto e bene comune, aria e acqua comprese. E contro gli attacchi, i blitz squadristi e la violenza che sta subendo oggi chi lotta per la difesa del proprio reddito e lavoro. Chi non dimentica la gravità delle violenze e attacchi alla comunità gay e glbtq.
Scenderemo in piazza per non dimenticare niente e nessuno. Per dire ancora una volta che la matrice della strage è fascista, che la strage è di Stato.


Rifondazione Comunista
Comunisti Italiani
Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa
Associazione culturale Punto Rosso
Teatro della Cooperativa
Associazione per non dimenticare Claudio Varalli e Giannino Zibecchi
Associazione familiari e amici di Fausto e Iaio
Gli amici e i compagni di Luca Rossi
Osservatorio Democratico sulle nuove destre
Sinistra Critica
Lidia e Mario Franceschi
Rosa Piro, la mamma di Dax
Corsari Milano
Partigiani in ogni quartiere


Loro non molleranno, ma noi non dimentichiamo!
Spero che sia un momento di unità tra le "vecchie e nuove" generazioni democratiche di Milano perchè un popolo che non ha memoria non ha fututo e vigilare sulla democrazia ancora oggi è di vitale importanza per noi tutti.

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Luciana P. Pellegreffi

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1 commento:

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    Un saluto

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