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1.4.11

TENDOPOLI E MIOPIE


di Marigo Giandiego


Diciamocelo c'è un che di ironico nella piega che sta prendendo la situazione “emergenza immigrazione”. In città che tanto da fare si erano date per azzerare le baraccapoli e i campi dei Rom...Zac, sono in arrivo le tendopoli. Questo avviene con , il mogugno e l'assoluto disaccordo per una ragione o per l'altra di quasi tutti i “governatori” che modulano il proprio disappunto nelle varie lingue del loro elettorato. Un dato su tutti.

Le tendopoli sono una soluzione pessima, militarizzata ed imposta dall'alto. Una soluzione che permette al governo di continuare a giocare sull'equivoco e con le proprie contraddizioni interne. L'equivoco, forzato e pretestuoso fra “rifugiato” e “clandestino” sul quale la Lega si gioca la faccia ed anche la credibilità al Nord. Eppure arriveranno le tendopoli nonostante i governatori in un improvviso impeto di generosità avessero persino prospettato soluzioni soft, meno provvisorie e raffazzonate, meno emergenziali. Varie le modulazioni sul tema dal disappunto e la contrarietà su base dialettale tipo Zaja e Cota che la vedono come la vedono e la risolvono con lo slogan trito e ritrito del “No ai clandestini” che non ha quasi nessun senso in questo contesto...dicevamo varie modulazioni che continuano con il “si li accolgo...ma quando lo dico io” di Chiamparino...sino alle modulazioni in senso letterarrio del pur sempre buon Vendola. Che ci prova a dare a tutto questo un aspetto di umana compassione e di tragedia, fatta di persone e genti e non di cose ed istituzioni, quale in realtà è. Sta di fatto che tutta la storia puzzi di “provvisorio” di “emergenziale”. Non sappiamo esattamente cosa farcene di questi pacchi ed in attesa che il problema evapori li appoggiamo li alla bell'e meglio. Perchè di pacchi si tratta e non di esseri umani. Soffusa intorno pare di vedere una generalizzata aria di incoscienza, come se il problema fosse saltuario...lo abbiamo oggi e domani lo risolveremo...con 100 Milioni alla Tunisia o con 200 alla nuova Libia, sempre ammesso che ci sia. Giocando un gioco delle tre carte, ingannevole, miope, demenziale ecco siori e siore....qui c'è il clandestino...qui non c'è. Liberata la spiaggia di Lampedusa...siori e siore adesso ci occupiamo della tendopoli dell'Arena Rock. Tutto questo all'italiana, come se il problema delle migranze fosse riconducibile alla guerra Libica, quindi ad un avvenimento “saltuario”. Nell'inganno che domani, risolta la crisi il problema non sussista. Il sud del mondo non esista più, l'orrenda differenza, il gap fra paesi ricchi e poveri...eliminato, inesistente. Domani non ci saranno profughi, migranti, domani il problema non esisterà, domani non arriverà nessuno...li fermeremo noi con i nostri muri e il nostro filo spinato e le nostre mitragliatrici. L'idea stessa della Tendopoli si muove in questo senso...Provvisorietà, oggi ci siete domani no. Le migranze sono un fenomeno epocale...quante volte è stato ripetuto? Non si fermeranno con la cessazione dell'emergenza guerra. Non si fermeranno con la ristabilizzazione del comparto Sud Mediterraneo. Ammesso e non concesso che tale “sistemazione” avvenga. La soluzione di armare guarnigioni mercenarie da porre ai propri confini era già stata presa dall'Impero Romano e si era dimostrata fallimentare semplicemente perchè basata su una profonda ingiustizia che allora era anche meno evidente che oggi fra l'altro. Cioè che il cuore “imperiale” da solo consumasse più della metà dei beni a disposizione. Oggi è persino peggio...noi siamo convinti e disposti a difendere strenuamente il nostro diritto a consumarne molto , molto di più che la metà. Noi teorizziamo un'espansione dei consumi ed un mercato in permanente movimento che non sa dove andare e che crea le condizioni per queste migranze e per i tracolli e le crisi che lo squassano. Noi teorizziamo l'appropriazione dell'altrui ricchezza e siamo disposti a difendere il nostro status di benessere ed abbondanza come se fosse un diritto inalianabile...“giusto”. Noi continuiamo a perpetuare l'inganno che le riserve del pianeta siano inesauribili e che sia nostro diritto farne quel che vogliamo senza nemmeno spartirle equamente, perchè è il mercato inventato da noi a dettarne le regole. Come possiamo pensare quindi che una soluzione emergenziale potrà bastare a risolvere un fenomeno che è destinato a cambiare il mondo? L'unica soluzione sta nella mixitè, nella contaminazione, nella condivisione...se la statistica ci dice che ogni essere umano potrebbe avere un quintale di grano in un anno noi dobbiamo fare in modo che questo sia vero. Perchè solo così evitando che uno abbia 10 quintali e nove niente ( che per la statistisca fa lo stesso) che eviteremo che questi 10 prima o dopo si incazzino e vengano a chiedere il loro quintale. Questo non per un malcelato senso di condivisione pseudo religiosa o per un'arguta analisi marxista, ma perchè altrimenti prima o dopo ti disfano la casa, il granaio e spaccano le mura del castello per prendere quello a cui hanno diritto. Oppure se come temo i padroni dei granai non saranno assolutamente disposti a questo e schiereranno le loro truppe a difesa dei silos non dovremo stupirci se continueramnno ad arrivare...perchè lo faranno, continueranno semplicemente ad andare verso i silos...perchè è normale, umano e giusto che sia così. Permettetemi quindi di sorridere, delle tendopoli e delle emergenze e del nostro patetico tentativo di arginare quel che non si può...invece di imparere ad accogliere, e a mischiarci, perchè comunque avverrà che noi lo si voglia o meno. Licenza Creative Commons This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.




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