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21.3.11

LETTERA DA L'AQUILA: 5 APRILE 2011 SI COSTITUISCE IL COORDINAMENTO NAZIONALE

Carissimi tutti,

mi chiamo Antonietta Centofanti e sono la presidente del Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente.

Nella notte del 6 aprile 2009 il sisma che ha colpito L’Aquila ha portato via 308 persone; tra queste otto ragazzi che vivevano nella Casa dello Studente, stabile che risultava fortemente compromesso e destinato a subire seri danni in caso di sisma, secondo uno studio commissionato dalla Protezione Civile Abruzzo ad una società della stessa Regione, appena qualche anno prima. Così è stato. Quelle vite potevano essere salvate se si fosse agito secondo le regole; quelle vite ed altre ancora, a L’Aquila e in tutto il Paese.

Sono troppi i morti di illegalità. L’Italia è un Paese che scava per recuperare i cadaveri dei suoi ragazzi; l’Italia è un Paese che potrebbe segnare le sue tragedie sul calendario: le conosce prima, le lascia accadere, le aspetta. Terremoti, alluvioni, frane, crolli, roghi, le centinaia di morti sul lavoro (ipocritamente definite “morti bianche”, mentre sarebbe più giusto definirle omicidi sul lavoro) Sono scene che si ripetono e nessuno ne conserva memoria.. Poi arrivano i Vigili del Fuoco che scavano, che cercano battiti di vita e raccolgono corpi straziati.
E’ accaduto a L’Aquila, dove la natura per mesi ha lanciato il suo grido, allarme ignorato dagli uomini della Commissione Grandi Rischi; dove uno studio di Abruzzo Engineering indicava edifici pubblici e scolastici esposti a gravi rischi in caso di sisma e che sono crollati. E’ accaduto a Giampilieri, dove la montagna già nel 2007 veniva giù a fette. E’ accaduto a Favara. E’ accaduto a Torino, è accaduto a Monferrato e in numerosi altri “altrove”. E il dolore, il lutto, la devastazione sono diventati spesso occasione di lucro.

Per affrontare tutto questo orrore, per sentirci meno soli, per avere più forza vorremmo costituire con i vari comitati delle vittime una sorta di coordinamento nazionale, anche sotto forma di associazione.

E vorremmo costituirlo a L’Aquila, il 5 aprile, perché sarà l’anniversario del sisma, con una grande fiaccolata notturna, approfittando anche della attenzione mediatica che ci sarà in quei giorni. Riteniamo, inoltre, che la scelta del Governo di definire il 6 aprile giornata nazionale della memoria di tutte le vittime di calamità, sia un indecente specchietto per le allodole: Sarebbe stato molto più giusto parlare di giornata nazionale della prevenzione e della sicurezza, poiché di questo ha bisogno il Paese, di questo hanno bisogno i cittadini.

C’è bisogno di legalità e di giustizia per evitare altre morti, altro dolore.

Spero che si possa fare un percorso insieme e che possa ripartire dall’Aquila.

Vi do alcune informazioni di massima.

Nel pomeriggio del 5 aprile ci sarà la costituzione di questo coordinamento, a seguire un incontro con la stampa e poi una iniziativa pubblica con interventi di tutti i rappresentanti dei vari comitati e lettura dei capi d’imputazione nei casi in cui siano già stati avviati i processi.

Noi possiamo garantire l’ospitalità per il pernottamento.

Non so se sono stata abbastanza chiara.

Spero di avere vostre notizie presto.

Un caro abbraccio a tutti voi.
Antonietta Centofanti 347-0343505


COMITATO FAMILIARI VITTIME CASA DELLO STUDENTE



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