La manifestazione allo stabilimento Omsa (foto Corelli)
Dopo la firma a Roma, Errani commenta: “Ora si apre una fase nuova, di impegno per tutti i firmatari". La Golden Lady si e’ impegnata a ricercare soluzioni imprenditoriali che diano occupazione a tutti i lavoratori Omsa
Bologna, 18 febbraio 2011 - Accordo fatto a Roma sulla vertenza dell’Omsa di Faenza, per cui si profilano nuove soluzioni imprenditoriali, incentivazioni all’esodo e continuita’ produttiva. Al tavolo erano presenti il presidente della Regione Vasco Errani, il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, l’assessore Paolo Valenti della Provincia di Ravenna, la direzione della Golden Lady Spa, la Confindustria di Ravenna e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
“Il tavolo ha avuto un esito positivo
“E’ un accordo positivo che segue una trattativa molto complessa e difficile, soprattutto per l’atteggiamento tenuto dall’azienda”. E' il commento del presidente della Regione, Vasco Errani. “Ora - dice Errani che era presente alla firma - si apre una fase nuova, di impegno per tutti i firmatari, per affrontare le due questioni piu’ importanti: il problema occupazionale e la reindustrializzazione del sito e del faentino”.
Tre i punti dell’intesa raggiunta oggi. Il primo: la Golden Lady si e’ impegnata a ricercare soluzioni imprenditoriali che diano occupazione a tutti i lavoratori dell’Omsa di Faenza, cosi’ come prevede l’accordo del 25 febbraio 2010. A questo fine, dara’ incarico a una societa’ che raggiungera’ “concreti risultati in tempi brevi” anche attraverso il confronto con le istituzioni.
Il secondo: per favorire la conferma del secondo anno di cassa integrazione, e’ stato definito l’incentivo economico per l’esodo di un numero massimo di 80 dipendenti. Il valore dell’incentivo e’ di 30.000 euro loro per ciascun lavoratore che si rendera’ disponibile alla mobilita’ entro il prossimo 12 marzo.
L’incentivo per chi accettera’ la mobilita’ oltre quella data (ed entro il termine di scadenza della cassa integrazione) sara’ di 5.000 euro lordi. Il terzo: Golden Lady si impegna a mantenere l’attivita’ produttiva ancora presente nello stabilimento di Faenza, fino all’individuazione di nuove soluzioni imprenditoriali. Il tavolo ministeriale si riunira’ ogni due mesi.
fonte Dire
- si legge in una nota- che vogliamo valorizzare anche a fronte di un comportamento fino ad oggi non condivisibile tenuto dall’azienda, la quale non ha ancora consentito soluzioni produttive ed occupazionali per noi, ieri come oggi, irrinunciabili. Oggi, con la firma dell’accordo, questo passo in avanti ci consente di ricostruire un percorso utile a raggiungere l’obiettivo per noi fondamentale: dare una soluzione produttiva ed occupazionale alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Omsa. Anche per questo le organizzazioni sindacali nella loro autonomia proseguiranno nelle loro iniziative a sostegno della reindustrializzazione del sito”.
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