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20.10.10

“STOP AL CONSUMO DEL TERRITORIO”: IL MOVIMENTO CRESCE

Dall’inviata. A 21 mesi dalla prima assemblea in Cassinetta di Lugagnano, (MI) il 18 e 19 settembre scorsi si è tenuta a Sarzana (SP) la seconda assemblea nazionale del Movimento “Stop al consumo di Territorio”: due giornate fitte di appuntamenti, laboratori e documentari hanno accolto più di 350 persone provenienti da 11 Regioni italiane, persone di ogni età mosse da un comune forte spirito: unire le forze per lottare a salvaguardia del terreno agricolo e del paesaggio contro la cementificazione del territorio. Molte denunce sono state esposte nel corso dell’assemblea soprattutto quella riguardante l’assenza di programmazione e pianificazione territoriale da parte degli enti locali che favorisce l’arbitrio, la contrattazione tra amministrazioni indebitate e perciò deboli, e privati economicamente potenti, arbitrio dietro al quale facilmente si può nascondere corruzione e infiltrazione mafiosa.
Grazie al Movimento, invece, il tema del consumo di suolo è finalmente entrato nell’agenda delle priorità ambientali e sociali della nostra politica nazionale, ma questo non basta: molti amministratori locali lo usano solo come proclama e poi continuano a distruggere il suolo agricolo: da un lato dichiarano di voler tutelare i prodotti tipici del loro territorio, dall’altro svendono quello stesso territorio che consente quelle produzioni locali che hanno reso famoso il nostro “made in Italy” e che dichiarano di voler tutelare. Le campagne d’informazione e nuovi progetti: 1. Campagna “Sì al fotovoltaico, ma non su terreni liberi”: per evitare questo fenomeno già presente in molte aree d’Italia si vuole sottoporre a tutti i consiglieri regionali, di ogni Regione, richieste di specifiche azioni a salvaguardia dei suoli agricoli e del paesaggio. In assemblea è stato inoltre evidenziato che gli agricoltori sono l’anello debole, visti i prezzi irrisori dei loro prodotti che non consentono di sostenerli economicamente. Per difenderli ciascuno di noi deve riflettere sul fatto che “mangiare è un atto agricolo”: con le nostre scelte condizioniamo il destino degli agricoltori e perciò solo tramite la valorizzazione dei prodotti agricoli italiani e di prossimità i coltivatori non saranno indotti a trasformare i loro terreni in suolo per impianti fotovoltaici, villettopoli o altro. 2. Federalismo Demaniale: il Movimento deve agire immediatamente per ostacolare il recente provvedimento del Governo sul “federalismo demaniale” che sono stati suddivisi in “disponibili” e “indisponibili” e nei prossimi mesi per coprire i debiti di bilancio rischiamo di assistere alla svendita di questi beni da parte degli Enti Locali ai “soliti” privati. 3. Formazione: il Movimento cercherà di fare rete nella diffusione d’informazione e nel promuovere momenti di confronto e di approfondimento in ogni zona d’Italia, ovunque i “nostri” Architetti, Urbanisti, amministratori potranno trasferire le loro esperienze concrete ad amministratori locali, cittadini e comitati, magari in accordo con Eddyburg, Rete del Nuovo Municipio e Associazione dei Comuni Virtuosi. 4. Urbanistica partecipata: occorre realizzare un apposito vademecum che specifichi i passi tecnici e giuridici, il ruolo dei cittadini, delle associazioni/Reti, degli amministratori nella pratica di democrazia partecipata, per definire un possibile quadro di “nuova democrazia” attraverso decisioni collettive sui temi della trasformazione urbanistica, in luogo di decisioni esclusivamente “delegate” agli amministratori pubblici. 5. Competenze tecniche: occorre creare un ampio pool di “tecnici” in grado di aiutare il Movimento nel valutare preliminarmente situazioni critiche e individuare proposte di intervento da calare nelle singole realtà territoriali. Sul sito web nazionale www.stopalconsumoditerritorio.it sono stati pubblicati i documenti analitici e le registrazioni di lavori dell’Assemblea. Tra i vari relatori merita una nota particolare Antoine Fratini, Presidente dell’Associazione Europea di psicanalisi, che ha esposto “L’importanza dei paesaggi da un punto di vista psicologico”: come negare che il paesaggio che ci circonda suscita in noi sensazioni ed emozioni? Il paesaggio è un moto dell’anima ed esso è importante per soddisfare il nostro bisogno di identità, per riconoscerci in esso e stare bene con noi stessi. “Stop al consumo di territorio” vuol dire diritto a preservare il senso urbano: da un lato il diritto di vivere in una città e dall’altro il diritto al paesaggio agricolo e naturale. “Stop al consumo di territorio” vuol dire non realizzare poche grandi opere devastanti, ma piccole e diffuse opere, che insieme rappresentano una grande opera di valorizzazione del nostro territorio: recupero dei centri storici e degli immobili dismessi e abbandonati in aree già urbanizzate; recupero del patrimonio storico e artistico; recupero del dissesto idrogeologico; interventi edilizi di risparmio energetico, valorizzazione dell’agricoltura di prossimità e dei prodotti agricoli; sviluppo non più del “turismo balneare”, ma del turismo eco-sostenibile interessato alla scoperta dei centri minori e a una diversa fruizione del paesaggio, della gastronomia del luogo ecc. Dal punto di vista organizzativo l’assemblea ha deciso che il Movimento deve mantenere una struttura snella, anche se rafforzata con l’apporto di nuove competenze e gruppi di lavoro ancor più allargati, e sviluppare rete e coordinamento tra i comitati e i movimenti, analogamente all’esperienza del Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua. E’ stata esclusa l’eventualità di costituire un’associazione ed è prevalsa la volontà di rimanere movimento nazionale d’opinione, al quale aderiscono ormai circa 20.000 cittadine e cittadini a titolo individuale e oltre 200 gruppi, tra Associazioni e Comitati. La segreteria dimissionaria, costituita dai promotori del movimento Domenico Finiguerra, Gino Scarsi e Alessandro Mortarino, è stata riconfermata e sarà affiancata dai molti candidati che si sono offerti per far parte della nuova organizzazione. “il Movimento è oggi numericamente grande, facciamolo ora diventare un Grande Movimento”…e tu, se vuoi, puoi farne parte!


Antonella Fachin

2 commenti:

  1. GIUNTO ORMAI AD UNA ETA' IN CUI CI SI COMINCIA A STANCARE DI TUTTO E DI TUTTI, MA NON DI VIVERE, SONO FELICISSIMO DI SAPERE CHE ESISTONO ANCORA PERSONE COME LEI, SIGNOR GRILLO, CHE, MALGRADO L'ATTUALE PESSIMA SITUAZIONE IN CUI VERSA IL NOSTRO TERRITORIO (PER NON PARLARE DEL RESTO DEL PIANETA)STANNO LAVORANDO INCESSANTEMENTE CON TUTTA LA BUONA VOLONTA'PER CERCARE DI RIPORTARE LE COSE AL LORO GIUSTO POSTO. UN LAVORO IL SUO ESTREMAMENTE ARDUO, NON LO NASCONDO, E PIENO DI OSTACOLI E TRABOCCHETTI VARI, DA PARTE DI COLORO CHE IMPERTERRITI CONTINUANO A CALPESTARE E DISTRUGGERE, MA SONO PIU' CHE CERTO CHE CON LA SUA BENVENUTA OSTINATA INSISTENZA LUNGIMIRANTE, RIUSCIRA', NATURALMENTE CON L'AIUTO E LA COOPERAZIONE DI OGNI ABITANTE DI QUESTO NOSTRO SPLENDIDO PAESE, AD ESTIRPARE FINALMENTE QUESTO DELETERIO CANCRO CHE SI E' INSINUATO A TRADIMENTO NEL PIU' PROFONDO DELLA NOSTRA SOCIETA'. AUGURO, QUINDI, A LEI, AI SUOI COLLABORATORI ED A TUTTI GLI ITALIANI DI BUONA VOLONTA' DI RIUSCIRE VINCITORI IN QUESTA CRUENTA BATTAGLIA PER LA SALVEZZA DEL NOSTRO PAESE, E CONSEGUENTEMENTE DI TUTTO IL PIANETA. RINGRAZIO PER QUESTO SPAZIO, Adolfo Rm.(rosvox@gmail.com)

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  2. Buona sera Adolfo,
    condivido il suo pensiero e credo che anche Beppe Grillo condivida questo movimento nato per iniziativa e sostegno di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, (MI) e diventato un movimento nazionale.

    buona serata
    luciana p. pellegreffi
    neuroniattivi

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