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3.10.10

IN MEMORIA: RAFFAELINO DE GRADA

                    
Raffaelino De Grada (diminutivo che lo distingue dal padre, noto pittore del Novecento italiano) è nato a Zurigo nel 1916.
Rientrata in Italia la famiglia, De Grada inizia gli studi a San Giminiano, proseguendoli poi a Firenze e a Milano, ove si laurea nel 1939, allievo di Antonio Banfi e Matteo Marangoni.
Dal 1935 pubblica saggi e scritti d’arte sulle principali riviste del tempo e nel 1938, con un gruppo di giovani intellettuali milanesi, fonda “Corrente”, rivista di espressione culturale antifascista.
Arrestato per attività politica contro il regime nel 1938 e nel 1943, mobilitato in Sicilia nel 1941, dopo l’8 settembre 1943 organizza con Pajetta e Curiel il Fronte della Gioventù, prima in Lombardia poi in Toscana, dove assume il comando militare della Brigata Partigiana del Fronte per la Liberazione di Firenze.
Commentatore politico e dirigente Rai, è la prima voce di Radio Milano dopo la Liberazione il 27 aprile 1945.
Dirige il Giornale Radio del Nord Italia sino al 1949, è nominato consigliere di amministrazione della Rai e svolge per anni il ruolo di critico d’arte alla radio.
Dal 1949 al 1951 è a Parigi, segretario italiano del Comitato Mondiale dei Partigiani della Pace, ed è tra i primi firmatari dell’appello di Stoccolma contro la bomba atomica.
Eletto al Consiglio comunale di Milano dal 1946 nelle liste del Partito Comunista Italiano, lascia l’incarico nel 1959, allorchè viene eletto deputato al Parlamento italiano.
Rientra nel Consiglio comunale di Milano dal 1975 al 1985. Dal 1985 al 1999, eletto nelle liste di Democrazia Proletaria, è consigliere alla Provincia di Milano.
Dal 1965 al 1986 è titolare della Cattedra di Storia dell’Arte all’Accademia di Brera.
Dal 1971 al 1976 dirige l’Accademia e la Pinacoteca Comunale di Ravenna. Dal 1989 al 2000 dirige l’Accademia di Arte e Restauro Aldo Galli di Como.
Membro dell’esecutivo dell’Ente Manifestazioni Milanesi, della Commissione Artistica della Biennale di Venezia dal 1975 al 1980, Consigliere della Scala di Milano, consigliere del Museo Poldi Pezzoli di Milano, ha organizzato e curato grandi mostre di analisi storica e critica a partire dagli anni cinquanta.
Direttore delle riviste “Il ‘45” e “Realismo”, ha collaborato con importanti testate nazionali e tuttora scrive per le pagine del “Corriere della Sera”.
Ha scritto saggi fondamentali nella storia dell’arte moderna, tra cui Boccioni, L’Ottocento italiano, L’Ottocento, quattro volumi di storia dell’arte per i licei, Boldini, I Macchiaioli.
Nel 2000 ha pubblicato La grande stagione (Anthelios Edizioni), prima parte del suo percorso autobiografico. Panta rei ne è la logica continuazione.

tratto dall'ultima pagina del libro Panta Rei - R. De Grada - Silvana Editoriale, 2006
Raffaelino De Grada (1916-2010)

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