L'Iti ha dedicato a Federico Aldrovandi una quercia «messa a dimora» nel giardino dell'istituto. «La quercia è un simbolo di lunga vita - ha dichiarato la madre del giovane, Patrizia Moretti - questa città non dimentichi Federico»
Federico Aldrovandi era uno studente dell'Itis quando morì, cinque anni fa, in via Ippodromo durante uno scontro con quattro agenti di polizia. La sua scuola ha deciso di dedicargli una quercia «messa a dimora» nel giardino dell'istituto. «La quercia è un simbolo di lunga vita - ha dichiarato la madel del giovane, Patrizia Moretti - questa città non dimentichi Federico».
«Quest'albero ci unisce - ha aggiunto il padre Lino Aldrovandi - affinchè quello che è avvenuto non succeda mai più». Alla cerimonia hanno partecipato un'ottantina di studenti in rappresentanza dei compagni di classe, le autorità cittadine, compresi il sindaco Tiziano Tagliani e la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, che si è commossa davanti ai ragazzi, il giornalista Rai Filippo Vendemmiati, autore del video 'E' stato morto un ragazzo' e l'onorevole Luigi Manconi. «Lo Stato - ha dichiarato Manconi - deve tutelare i suoi cittadini e liberarsi delle mele marce». L'onorevole ha anche commentato l'azione civile intrapresa dal pm Mariaemanuela Guerra nei confronti della Nuova Ferrara, a cui chiede un risarcimento di 1,5 milioni di euro. «Penso che la Nuova Ferrara - ha detto - e non solo, abbia svolto più di chiunque altro la fondamentale funzione democratica nell'evitare che la vicenda si arenasse negli archivi di Stato».
«Quest'albero ci unisce - ha aggiunto il padre Lino Aldrovandi - affinchè quello che è avvenuto non succeda mai più». Alla cerimonia hanno partecipato un'ottantina di studenti in rappresentanza dei compagni di classe, le autorità cittadine, compresi il sindaco Tiziano Tagliani e la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, che si è commossa davanti ai ragazzi, il giornalista Rai Filippo Vendemmiati, autore del video 'E' stato morto un ragazzo' e l'onorevole Luigi Manconi. «Lo Stato - ha dichiarato Manconi - deve tutelare i suoi cittadini e liberarsi delle mele marce». L'onorevole ha anche commentato l'azione civile intrapresa dal pm Mariaemanuela Guerra nei confronti della Nuova Ferrara, a cui chiede un risarcimento di 1,5 milioni di euro. «Penso che la Nuova Ferrara - ha detto - e non solo, abbia svolto più di chiunque altro la fondamentale funzione democratica nell'evitare che la vicenda si arenasse negli archivi di Stato».
23 ottobre 2010
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