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24.8.10

VAL DI MAGRA, LIGURIA: SANITA' AL DELIRIO

 Gli occhi sulla Sanità
Scopo del Comitato
RIPORTARE E MANTENERE I BISOGNI DEL CITTADINO
AL CENTRO DELLE DECISIONI

Su questo piano di riorganizzazione possiamo certamente concordare col sindaco di Sarzana che sia anche frettoloso e motivato solo da questioni di natura economica. Ma non solo: rimarchiamo che non c’è alcun riferimento alla soluzione dei problemi che inficiano i servizi sanitari della provincia.
Si corregge il coefficiente di calcolo dei posti letto per numero di abitanti che, pur essendo stato abbassato, dimostra ancora l’enorme carenza della nostra provincia rispetto agli altri territori, ma se ne chiede un ulteriore riduzione.

Si enunciano potenziamenti dei servizi per recuperare utenza migrante, ma non c’è accenno all’assunzione di personale che, come per i posti letto, risulta drasticamente sottostimato rispetto agli altri territori.

Si chiede un rientro dalle spese e non si accenna minimamente all’enormità di finanziamenti pubblici che finiscono nelle tasche dei privati a qualsiasi titolo chiamati a dare prestazioni per la ASL 5, mentre i cittadini, in aggiunta, pagano ticket o le intere parcelle se vogliono prestazioni in tempi rapidi.

Per entrare un poco nel piano stesso: è ovvio che la perdita di ostetricia per la Val di Magra e la lunigiana sia una ferita difficilmente rimarginabile e che lascia l’amaro in bocca nonostante le contropartite, che per ora sono solo sulla carta, strappate dai sindaci della Vallata del Magra, ma non vogliamo riaccendere focolai che avrebbero solo risultati negativi. Di questo specifico punto riparleremo sicuramente fra un paio di mesi.
Il nostro timore è che non esiste nessun programma di riorganizzazione da parte dell’ASL che ci permetta di essere ottimisti circa il raggiungimento degli obbiettivi che il piano stesso si prefigge.

Ad esempio: il personale recuperato che si vorrebbe spostare sui servizi territoriali per potenziarli ancora una volta pare non esistere. La chiusura dell’ostetricia infatti comporterebbe il recupero di un solo ginecologo e di una sola ostetrica mentre le infermiere del reparto già sono state utilizzate per coprire buchi di organico.
L’oculistica verrà trasferita a Sarzana come fu fatto per l’urologia? Cioè facendo sparire la maggior parte degli infermieri che vi lavoravano e riducendo il numero degli interventi per mancanza di personale?
La risonanza magnetica dovrà funzionare coi tecnici oggi presenti e quindi saranno ancora ridotte le prestazioni della radiologia?
Beh, se i sindaci avevano davanti solo due strade: lo scontro frontale sicuramente perdente o la forzatura per ottenere contropartite per i territori, ai cittadini rimane quella di sempre. La mobilitazione. Sappiano la ASL e la Regione che i cittadini non accetteranno riorganizzazioni raffazzonate e mirate solo al risparmio di personale e posti letto, né, tanto meno, accetteranno passivamente ulteriori ricorsi a privati per tamponare apparentemente i bilanci con l’esito, oramai scontato in ogni bilancio consultivo, di vedere le spese aumentare e di accompagnare il servizio pubblico al tracollo.
(Chiusura dell'ambulatorio di Cardiologia dall'inizio di agosto per mancanza di medici (1 pensionamento ed un trasferimento di un precario che è andato a ruolo a Massa) e sulla criticità per il reparto di medicina di Sarzana che dal 1° ottobre avrà pensionati il primariuo e un altro medico. Peraltro i due sono i rsponsabili del modulo di dialisi di Sarzana che assiste più di 40 pazienti (oltre all'ambulatorio), reparto che, quindi va incontro a problemi ancor più gravi.)
 
COMITATO SANITA' VAL DI MAGRA

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