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24.8.10

IN 400 MILA RISCHIANO IL POSTO: ELENCO AZIENDA PER AZIENDA

Non vorrei diventare noioso e ripetitivo ma  ... mentre lo stesso governo tramite il ministero dello Sviluppo economico (quello dell'interim infinito), fornisce un elenco di circa 400 mila persone che rischiano di rimanere senza lavoro ... c'è chi dice che la priorità per gli Italiani è il PROCESSO BREVE ....

Riporto l'articolo da
BlitzQutodiano, (ripreso dall'articolo del Sole24Ore riportato sulla rassegna stampa del Governo):
Quattrocentomila…proviamo a chiamarli con nome e cognome e vediamo che effetto vi fa. Sono i 700Ixfin di Caserta, i 350 della Nokia-Siemens e i 1400 della Ex-Jabil entrambe in Lombardia, i mille della Finmek divisi tra il Veneto, l’Abruzzo e la Campania, i 220 della Ritel di Rieti e gli 800 della Micron ad Avezzano. Più o meno 4.500 che lavorano nel settore “apparecchiature elettriche”. Lavorano? Ieri sì, oggi forse, domani forse no: sono tutti dipendenti di aziende a rischio chiusura. in carne e ossa della
Già stufi dell’elenco?
Fatevene una ragione: è un rosario lunghissimo, sgranarne ogni grano sarà anche una penitenza. Ma una penitenza dovuta, se si vuole conoscere un po’ di verità. Settore “Prodotti per la casa”: rischiano il psoto e lo stipendio i 120 della Cesame a Catania, i 550 della Nicoletti a Matera, i 450 della Saint Gobain a Savigliano in Piemonte, i 650 della Ideal Standard a Brescia e in Friuli, i 1500 della Natuzzi a Bari. Settore della chimica: rischiano lo stipendio i 400Portovesme a Cagliari, gli 800 della Ineos Vinils in Veneto, Romagna e Sardegna, i 300 della Montefibre a Venezia, i 450 della Nuova Pansac veneta, i 200 della Basell a Terni, gli 80 della Krotongres a Crotone. della
Stanchi di numeri e nomi di gente che non sa se arriva a Natale legando il pranzo con la cena? Peggio per voi. Ecco i 4.000 della Merloni in Emilia, Umbria e Marche, i 500 della Electrolux in Veneto, i 150 della Riello a Lecco, i 150 della San Giorgio a La Spezia, i 900 della Siltal in Piemonte, Veneto e Campania, gli 800 della Indesit in Piemonte, Lombardia e Veneto. Ed è solo il settore “elettrodomestici”. E i 450 della Grimeca a Rovigo, i 1646 della Tirrenia, i 200 della Manuli, i 200 della Astigiana Ammortizzatori, i 400 della Rieter, i 250 della Sogefi, i 1200 della Oerlikon Graziano, i 200 della Cantieri Apuania, i 300 della Eaton, i 300 della Fincantieri di Castellammare di Stabia, i 500 della Atr. Era l’elenco, non completo del settore trasporti. E nella “Moda”, i 1500 della Mariella Burani, i 1500 della Ittierre, i 1200 della Legler, i 350 della Golden Lady. E altri 1500 nella siderurgia, tra Ilva, Lucchini ed Euroallumina.

Chiediamo scusa a tutti gli altri, gli altri dei
400mila che non abbiamo chiamato con nome e cognome, con il nome della loro azienda che forse chiude e forse no. L’elenco completo è stato fornito dal ministero dello Sviluppo economico, quello senza ministro. Elenco che parla di ottanta aziende “malate gravi”. Elenco che è stato pubblicato dal Sole24ore, il quotidiano della Confindustria. Non un segreto, elenco ufficiale. Eppure quei 400mila sono uno dei “segreti” meglio custoditi dai telegiornali.

Quattrocentomila non valgono un titolo in sette tg moltiplicati per ogni sera di agosto
. Quattrocentomila “orfani” di dichiarazioni politiche, quattrocentomila “cristiani” per cui non si celebra nessuna “messa”, nessun rito, neanche quello dell’attenzione.

Non fanno “notizia”, nel nostro piccolo proviamo a porre minimo riparo


Ma non disturbate il governo con tali quisquilie, ben altri problemi lo assillano: salvare la Mondadori da 350 mln di tasse, non pagate nel 1991, Berlusconi dai processi e gli amici di cricca dall'essere indagati o intercettati via telefono... il resto va tutto bene, la crisi è superata (ma non diceva che non esisteva ?), la ripresa è in corso, i giovani non sanno più che offerte di lavoro prendere, disabili e pensionati occupati a come investire i risparmi, lavoratori fissi che non arrivano alla 3 settimana del mese, ma tutti siamo felici e contenti con televendite e TG censurati che ci tranquillizzano.
Un popolo in letargo 12 mesi all'anno che si può meritare?
Luciana P. Pellegreffi

1 commento:

  1. PIU' CHE UN POPOLO IN LETARGO ,IL POPOLO ITALICO E SOLO UN POPOLO DI MERDA,RASSEGNATO,DEPRESSO,E MASOCHISTA.ALLA PLEBE ITALIANA PIACE PRENDERLO NEL.......DA PARTE DI CHI E'UN GRADINO PIU' IN ALTO DI LUI,NON REAGISCE PERCHE' E' CODARDO,LA CODARDIA FA PARTE DEL NOSTRO DNA.NON ABBIAMO DIGNITA'PER QUESTO MOTIVO E GRAZIE A QUESTI QUATTRO PARASSITI CHE CERCANO A MODO LORO DI GOVERNARCI,SIAMO CONSIDERATI ALLA STREGUA DEI PAESI DEL SUD AMERICA.MA COME SI LEGGE NELL'ARTICOLO AI NOSTRI POLITICI NON GLIENE PUO' FREGARE DI MENO.ANCHE QUEL COGLIONE DI CAPEZZONE OGGI HA DICHIARATO CHE LA FIAT HA AGITO BENE NEI CONFRONTI DEI TRE LICENZIATI DI MELFI.W LA FIAT E W CAPEZZONE E IL SUO PADRONE.GLI ITALIANI MERITANO QUESTI MERDOSI!!!!! APPUNTAMENTO ALLE PROSSIME ELEZIONI.......NE VEDREMO DELLE BELLE ANCORA!!!!!!!!

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