TRIESTE, 28 AGO - I lavoratori dello stabilimento Fiat di Kragujevac «non vogliono compromettere la situazione di nessun lavoratore italiano» e pensano che la scelta di spostare alcune produzioni in Serbia sia «una punizione per i lavoratori italiani». Lo ha detto oggi a Trieste Zoran Mihajlovic, del sindacato Samostalni (Autonomi), incontrando la stampa assieme alla Fiom Cgil e de 'La Sinistra e l'Arcobalenò e riferendosi all'annuncio del Lingotto relativo alla produzione della nuova monovolume del gruppo in Serbia. Pur sottolineando le risorse messe in campo dal governo di Belgrado, Mihajlovic ha riconosciuto che la Fiat in Serbia «è corretta» e ha iniziato il piano di assunzioni. Il sindacato serbo incontrerà la Fiom Cgil a Roma, la prossima settimana, in vista dell'incontro a Bruxelles, in settembre, dei sindacati del gruppo Fiat nel mondo.
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