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18.7.10

SEMPLICEMENTE, PAOLO


Di Giandiego Marigo (poesia dell'autore)

Come suole!
Ormai dovreste essere abituati alla scarsa scientificità alla chiave così poco giornalistica che mi contraddistingue, ne meno discreto vanto...ma non riuscirei a scrivere in altro modo che in quello che adopero per comunicare con voi.
Oggi, nel giorno in cui mi accingo a pubblicare questa accozzaglia di parole, messe lì un po' a caso è il 18 Luglio...domani sarà il 19 anniversario della morte dell'eroe moderno Paolo Borsellino.
Pare davvero strano per me uomo di sinistra essere qui a parlarvi di un eroe, un uomo eccezionale che di sinistra non era, ma che rappresentava “degnamente” il potere di uno stato che i quesgli anni, non era affatto tenero con la sinistra.
“Un uomo onesto, un uomo probo” (mutuando de andrè) che come quello cantato dalla canzone “ si innamorò perdutamente di una che non lo amava niente”.
Era innamorato Paolo Borsellino e lo domostrò in tutta la sua vita, pagando sempre il prezzo del suo amore, profondamente e perdutamente innamorato di Sora Giustizia...innamorato di quello Stato che era convinto di rappresentare, di difendere.
Questo suo amore prescindeva da ogni schieramento, da ogni sua idea personale era un amore basato sull'etica, sulla morale...sul senso superiore della giustizia. Il suo modo d'intendere prescindeva i motivi che giustificano le azioni del potere, nella convinzione che esistesse, il giusto e lo sbagliato e che il fine non giustificase i mezzi, quand'essi fossero immorali ed egoistici. Questo non faceva di lui un uomo di sinistra, anche se molti uomini di sinistra oggi desiderebbero vedere le medesime motivazioni a sfondo del proprio procedere. Un'eroe che divide, tracciando un segno con il suo sangue che separa il giusto dallo sbagliato il bianco dal nero. Proprio perchè ad ucciderlo non fu il suo nemico(seppure fu la sua mano a creare le condizioni della sua morte) ma il tradimento, gli interessi immondi che andava via via scoprendo e che non erano solo rapporti fra bande, ma qualche cosa di molto peggio. Un compromesso immondo, fra chi doveva rapressentare la giustizia ed il diritto e chi invece lo eludeva, deridendolo...Un uomo come lui non poteva sopportarlo e lo disse e lo combattè sino al suo ultimo giorno.
Oggi molti lo chiamano eroe, non tutti, alcuni non riescono proprio a nascondere il loro livore, nemmeno adesso, ma quanti lo credono davvero?
Noi/io sicuramente sì, molti che come me appartengono alla classe dei Signori Nessuno certamente lo ritengono un eroe ed un esempio da seguire, da indicare ai propri figli. Quanti di coloro che si menano d'essere politici d'alta schiatta, d'essere importanti, eletti e rappresentativi davvero lo amano? Egli fustigò i loro vizi, scoprì i loro metodi e le loro astuzie, espose al pubblico giudizio le origini di molte delle loro ricchezze, li toccò laddove essi deridono la moralità e l'etica con la pretesa di suoeriori interessi che sono sempre e solo i loro propri, come possono amarlo anche se lo dicono...anche se gli dedicano strade e piazze.
Per finire e per salutarlo, permettetemi di esporvi il mio modo personale di dire, di cantare e di ricordare. Noi paolo, non siamo sapienti, non siamo potenti, siamo nessuno, noi scriviamo canzoni e cantiamo ballate...quella gente per cui tu ritenevi fosse giusto cercare giustizia, ma siamo anche lo stato, quello vero e noi ti rendiamo onore... 

Un Giudice

La verità Paolo...la verità t'uccise
il cercarla , l'amarla...
L'inseguirla
quella giustizia matrigna e quello stato
che poi ti volle morto...
Scomodo! Troppo pesante il tuo passo!
Troppo tenace quella tua ricerca
tu ricordavi Giovanni e non dovevi.
Conoscere, il sapere...rende liberi
ma delle volte, semplicemente uccide
Oggi ti fanno eroe
ma non ci credono
solo per convenienza
ed anche poi tentennano
sempre più spesso
e forse si ricredono
Perchè tu che li stanasti,
ed esponesti al sole tutti i loro giochi
tu li tirasti fuori
questi signori occulti
padroni della paura
Tu eri un uomo e solo quello..certo
che altro potresti
T'aspettarono!
concordarono il momento
per fare in modo che ti dimenticassimo
confidando in noi...popolo bue
vittime d'ignoranza, senza memoria
cercando prima e disperderdendo poi
le tue parole al vento
con il tuo corpo
insieme con il tuo sangue
persino coi tuoi appunti
su quell'agenda rossa
si rubarono tutto
con la tua vita
perchè son ladri loro ed assassini
non sanno fare altro
solo questo
ed anche oggi brigano
ebbri di quel che reputarono vittoria
contro la tua memoria
perchè persino quella fa paura
eppure noi restiamo
siamo qui
Noi non dimentichiamo
fate fuoco su di noi
ne arriveranno altri

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