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3.2.10

LIBRI

Libri .... cibo per la mente.

"Nell'articolo che pubblichiamo, Vittorio Zucconi riprende la notizia a cui l'Economist di gennaio ha dedicato la copertina e ben tre lunghi "pezzi": - scrive Silvia Marastoni in 'The economist, la Repubblica, il sorpasso che sta cambiando l'America' (gennaio 2010)
“Sia l'Economist che Zucconi, a mio parere, hanno perso almeno in parte una buona occasione per farsi domande e "pensare pensieri" meno scontati e unilaterali. ...
L'irruzione nel lavoro di un soggetto "altro", portatore di altri "stili", desideri e bisogni, non produce in loro l'effetto di "aprire" la realtà e i propri orizzonti, di far percepire l'urgenza di nuove invenzioni, immaginando - peraltro - che possano rappresentare un guadagno per tutti...”

“Però dobbiamo trovare un modo positivo e produttivo per litigare tra noi…scrive Valentino Parlato in risposta alla mail di Luisa Muraro che lo invitava a “..confliggere come si deve, ossia facendo del conflitto un'occasione per confrontarsi, che vuol dire: un'occasione politica per guadagnare…” e continua “Sono disposto, in mancanza di meglio, a restare uno dei "quattro gatti comunisti", ma penso che sia utile aprire una discussione, anche polemica, tra noi…”
“Vivendo in un paese dove, soprattutto negli anni '80 e '90, è stato piuttosto forte il femminismo delle rivendicazioni e dei diritti, Katharina, libera pensatrice, nemica del vittimismo e convinta che la differenza sessuale sia una cosa da coltivare e non da cancellare, in Germania era presto diventata un'antifemminista…- scrive Traudler Sattler ricordando Katharina Rutschky scomparsa il 14 gennaio.

COSA C’E’ DI NUOVO
“…molte giovani amiche… mi chiedono spesso: «Tu, che ci hai tanto preceduto…che ne pensi di noi? – sono le parole di Sibilla Aleramo (Da «l’Unità» - 29 luglio 1959) riportate dall’Unità il 14 gennaio - … le donne che lavorano non si sentono più sole, sanno di esser tante e d’essere una forza….Le donne, oggi concorrono nella creazione del mondo nuovo, della nuova società: e vi concorrono con le loro qualità intrinseche… la donna non s’era ancor mai rivelata nella sua vera intima essenza, diversa fondamentalmente da quella maschile (parlavo delle scrittrici ma il discorso poteva avere una estensione più vasta)….”

“La speranza non s'insegna con i ragionamenti sul futuro né con le belle parole. Impara a sperare nel meglio chi sa vederlo all'opera nel presente, così com'è, a volte terribile, e lo racconta – scrive Luisa Muraro in ‘La speranza a volte è un canto di notte’ su Metro (20 gennaio 2010)

“La storia rientra nella serie del "così fan tutti", tolto il finale che appartiene a una serie nuovissima per l'Italia, ancora senza titolo - scrive la redazione del sito a proposito delle dimissioni di Flavio Del Bono in 'Le dimissioni del sindaco di Bologna: una raffica di sintomi maschili'” . Continua la lettura qui:
“…facciamo un grande lavoro con le colleghe, affinché nessuno dei bambini rimanga indietro con il programma – racconta Anna Maria Correli, maestra in una scuola elementare in cui ci sono molti immigrati… (La maestra elementare: l'integrazione? Sì, con mille difficoltà di Simona De Santis – Corriere della Sera, 10 gennaio)” La nostra classe è già sopra al limite previsto del 30%, e funziona”
“Non so se l'applicazione di una quota porterà veri benefici, servirebbero magari maestri di supporto specializzati in tecniche di mediazione culturale”
Anna Maria Correli spiega come lei e le colleghe mettano molta attenzione per non far rimanere i bambini di altre culture indietro rispetto agli italiani e può vantare con orgoglio “E ora siamo un esempio di integrazione. Tra mille difficoltà”.
Segue


Serena Gardini, Libreria delle Donne



Luciana P. Pellegreffi

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