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11.10.09

GELMINI BOCCIATA DAL TAR DEL LAZIO


Gelmini SE LA CONOSCI LA EVITI

Il Tar Lazio commissaria il ministro Gelmini sulle graduatorie dei precari, il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato l'emanazione di un provvedimento ad hoc che "sana" l'intera questione. Ma il Tar ricorda che eludendo le ordinanze cautelari il ministero ha aggirato la Costituzione e lo ha condannato al pagamento delle spese a favore degli insegnanti danneggiati.

Le graduatorie dei precari interessano 500 mila insegnanti, e parte degli 8 mila docenti che hanno ottenuto l'immissione in ruolo ad agosto potrebbero vedersela revocata a favore dei colleghi con più punteggio.
La stessa situazione si presenta per gli oltre 100 mila supplenti nominati recentemente per l'inizio della scuola.
7.500 insegnanti si sono già rivolti al TAR ed altrettanti che si sono rivolti al Presidente della Repubblica perché i termini per il ricorso al Tar erano scaduti. 
In totale, 15 mila insegnanti che potrebbero sovvertire tutte le nomine effettuate due mesi fa. 

Il ministro aveva emanato il decreto per l'aggiornamento delle graduatorie dei precari, ma inserendo graduatorie bloccate, nei fatti, per due anni.
Il TAR del Lazio rileva: ""lo sviamento di potere per elusione della misura cautelare accordata" ai ricorrenti. "Atteso infatti - proseguono i giudici - che, in applicazione dei principi costituzionali di effettività della tutela giurisdizionale affermati dagli articoli 24 e 113 della Costituzione, l'amministrazione scolastica era (ed è) tenuta a dare tempestiva e puntuale esecuzione alla precitata decisione cautelare". 
E "assegna 30 giorni di tempo per dare puntuale esecuzione all'ordinanza medesima mediante istruzioni agli uffici scolastici periferici di disporre l'inserimento 'a pettinè dei ricorrenti nelle graduatorie provinciali, inserendoli nella fascia d'appartenenza e con il punteggio acquisito e aggiornato nella graduatoria provinciale di attuale iscrizione". 
Inoltre: "in caso di non ottemperanza alla esecuzione della presente ordinanza collegiale, nomina sin da ora un commissario ad actus nella persona del dottor Luciano Cannerozzi de Grazia, dirigente generale della Funzione Pubblica, il quale - decorso vanamente l'indicato termine di trenta giorni - provvederà in via sostituiva ad adempiere al dictum giudiziale (...), predisponendo in proposito apposita relazione sulle attività svolte in esecuzione dell'incarico". 
E condanna l'amministrazione "al pagamento in favore dei ricorrenti delle spese di questa fase cautelare, che vengono liquidate in complessive euro 5 mila euro". 

Questo Governo conosce la Costituzione? O vige la regola dei furbetti: ci provo e se ha le gambe va?

Luciana P. Pellegreffi

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4 commenti:

  1. Vorrei dire che i colleghi del sud non rubavano niente a quelli del nord visto che avevano più punteggio, quindi merito!E cmq nessuno pensa a chi è venuto al nord per lavorare, ma che a un certo punto della vita vorrebbero tornare giù dove hanno lasciato casa, amore, famiglia amici...Inoltre tengo a sottolineare che questo ricorso è stato tenuto ben nascosto, infatti se n'è sentita notizia solo dopo il termine di presentazione. Dovremmo poterne beneficiare TUTTI!!!

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  2. condivido, la legge è uguali per tutti, ma c'è da chiedersi questi ministri su cosa hanno pensato di giurare ... nu novella 2000 ?

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