Lunedì 23 Novembre ORE 9.30-12.30 Piramide - Roma
Il 22 novembre di un anno fa Vito, uno studente di 16 anni, moriva nella sua scuola a Rivoli schiacciato dal controsoffitto della sua aula crollatogli “accidentalmente” addosso.
Vito è stato ucciso, ucciso da un sistema che da ormai molti anni sta tentando di smantellare la scuola pubblica trascurandone tutte le sue problematiche, partendo dall’edilizia scolastica. Vengono invece privilegiate e finanziate le scuole private o le scuole più centrali, nel tentativo di creare un divario fra i vari istituti, incrementando così la logica di una scuola classista, dove scuole di serie A vengono tenute in maggiore considerazione rispetto agli istituti periferici di serie B, abbandonati al degrado e all’usura.
Il 68% delle strutture scolastiche non hanno il certificato di agibilità statica, il 71% manca di agibilità igienico-sanitaria, senza contare le numerose scuole prive di uscite di sicurezza e di scale anti-incendio.
Crepe nei muri, soppalchi pericolanti, il crollo del soffitto a Rivoli non è stata “fatalità”, tantomeno il cedimento della casa dello studente a l’Aquila. Siamo convinti che tutto ciò si inserisca in un più vasto progetto di destrutturazione della scuola pubblica portato avanti da anni dai vari governi. Riteniamo che queste siano anche le conseguenze della speculazione di imprenditori senza scrupoli che si arricchiscono sulla nostra pelle. Per questi motivi, il 23 novembre urleremo il nostro dissenso, riaccenderemo la lotta.
VOGLIAMO SCUOLE SICURE E ACCETTABILI PER TUTTI, SENZA DISTINZIONI! CLASSE.
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