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5.8.09

INNSE - LA DIFESA DELLA FABBRICA E DEL LAVORO




Questo pomeriggio il presidio davanti alla fabbrica INNSE era affollato come di consueto dagli operai, da parenti e amici, da cittadini del quartiere Rubattino che da tempo sostengono la battaglia contro lo smantellamento della fabbrica, da cittadini arrivati dopo il tam-tam circolato in seguito all'aggravarsi della situazione e al gesto disperato dei 4 operai saliti ieri mattina su un passo ponte interno alla fabbrica. Vi erano anche sindacalisti, politici e furgoni di troupe televisive.
La presenza delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa e in borghese è anche oggi notevole.


Vi è un lento via vai continuo di persone che arrivano e che vanno, anche oggi il caldo è soffocante e si superano i 30 gradi, si cerca un pò di ombra sotto ai gatzebo allestiti e chi arriva porta cibo, acqua e frutta per sostenere chi si fermerà più a lungo.


Ieri ho incontrato alcuni lavoratori provenienti da Novara. Dopo la giornata di lavoro, hanno raggiunto il presidio per portare sostegno e solidarietà alla lotta in corso per salvare la fabbica e i posti di lavoro.
Hano promesso che appena potranno torneranno.
Alla palpabile preoccupazione che si respira per l'attesa di notizie positive che sblochino la situazione, oggi si unisce quella per i 3 operai e il sindacalista che sono sul passo ponte dentro la fabbrica da oltre 24 ore.
Alle 18.30 circa si è svolto un aggiornamento tra i partecipanti al presidio che hanno fermamente sostenuto la validità delle motivazioni della protesta in corso e hanno sollevato forti preoccupazioni per le condizioni fisiche degli operai dentro la fabbrica dato che le forze dell'ordine hanno impedito qualunque contatto con loro.



Successivamente vi sono stati momenti di tensione con la polizia quando i partecipati al presidio hanno cercato di entrare alla INNSE per incontrare i loro colleghi e accertarsi delle loro condizioni fisiche.
La tensione si è stemperata quando è stato consentino ad uno di loro di entrare e al ritorno ha informato che stanno tutti bene e che sono intenzionati a non muoversi finchè non saranno date garanzie sul blocco definitivo dello smontaggio delle apparecciature e non saranno avviate trattative industriali serie per la ripresa delle attività.


E' stato fatto un appello chiedendo a tutti coloro che sostengono la lotta in corso per salvare la fabbrica di partecipare al presidio che si tiene 24 ore al giorno in via Rubattino davanti all'ingresso della INNSE.
In una intervista oggi il signor Genta ha dichiarato di aver comprato la fabbrica in seguito ad un bando fallimentare, ma che non sarebbero stati rispettati gli accordi: era prevista la delocalizzazione a 1 km di distanza, e una sostutuzione e riqualificazione di una parte degli operai, ma sia le Rappresentanze Sindacali che le Istituzioni non abbiano rispettato i patti.
Sembra però che i sindacati non abbiano firmato nulla.

Luciana P. Pellegreffi

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