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22.7.09

PAOLO BERLUSCONI 1 & 2

Paolo Berlusconi 1: con la sentenza di primo grado per "danni ambientali irreversibili" è stato condannato al pagamento di 4,5 milioni di euro + 150.000 euro di spese legali per l'inchiesta sulla corruzione di funzionari e amministratori pubblici che gli ha consentito la costruzione del golf di Tolcinasco nato in un'area vincolata, quella del Parco Sud di Milano.

La condanna del Tribunale civile di Milano segue la denuncia presentata da Francesco Argeri, l’ex sindaco di Pieve Emanuele che aveva chiesto 5 milioni di euro per il danno ambientale causato. La storia inizia alla fine degli anni Ottanta e riguarda la costruzione del golf nel castello di Tolcinasco; una vera e propria città:
1,7 milioni
di metri quadri, 1/4 del territorio comunale pievese, pari a 206 campi da calcio.

Una grande colata di cemento di oltre
14.000 metri cubi di edifici collegati al campo da golf uno dei campi più grandi ed esclusivi d’Italia: 36 buche divise in quattro percorsi diversi; oltre 200 appartamenti, venduti a prezzi di mercato, club house, bar e ristoranti.
Nella motivazione della condanna il giudice del Tribunale Letizia Ferrari De Grado scrive che «l’area di Tolcinasco ha subito l’irreversibile modifica della sua naturale e originaria destinazione».
Nel procedimento è stato chiamato in causa «per non aver proceduto alla demolizione e al ripristino dei luoghi» anche Franco Umberto, sindaco di Pieve Emanuele tra il 1994 e il 1998. Una sentenza della Cassazione nel 1986, per casi come questo, aveva stabilito due possibilità: il ripristino dei luoghi oppure, quando non possibile, una liquidazione del danno. Sia la Corte d’appello che la Cassazione hanno optato per la liquidazione del danno ambientale per «intervenuta modificazione di destinazione del territorio». In seguito ai primi guai giudiziari, Paolo Berlusconi, ha venduto la struttura ad Aedes e Pirelli real estate.
A Pieve Emanuele per realizzare il golf c’è stata una vera e propria Tangentopoli», denuncia l’ex sindaco Francesco Argeri. Tanto che il Tribunale di Milano, con sentenza definitiva, ha accertato che Sergio Rancucci, ex funzionario Fininvest e capo relazioni esterne della Edilnord - l’azienda di costruzioni di Berlusconi - per sbloccare e velocizzare l’iter «aveva stanziato e versato un miliardo di lire per pubblici amministratori e dirigenti di partito». Il ricorso in appello di Paolo Belusconi è quasi scontato. I soldi di certo non ripristineranno «gli assetti propri dell’intero patrimonio idrogeofaunistico di quella specifica zona, grandemente modificati» da Paolo Berlusconi.


Paolo Berlusconi 2
-
Altri 4 mesi e 15 giorni (che portano il totale a 2 anni, 1 mese e 15 giorni) sono stati inflitti l’11 luglio Paolo Berlusconi dalla terza Corte d' Appello di Milano per false fatturazioni nel 1993/1995, quale legale rappresentante della «Paolo Berlusconi Finanziaria» e beneficiario-contitolare di fatto della Simec, la società al centro della gestione della discarica di Cerro Maggiore. Il processo era tornato dalla Cassazione, che aveva annullato la prescrizione dichiarata nel primo dibattimento d' appello, accogliendo il ricorso del pg Laura Bertolè Viale motivato dal fatto che anche questa imputazione si inserisse in un unico disegno criminoso con gli altri reati per i quali il fratello del presidente del Consiglio aveva già patteggiato nel 2002 alcuni altri segmenti di pene per 1anno e 9 mesi sempre per le attività della discarica: finanziamento illecito ai partiti, corruzione, peculato, appropriazione indebita e frode in pubbliche forniture.

IL TEMA ORA E'
:
- il danno ambientale irreversibile è stato accertato e punito in via amministrativa con la quantificazione monetaria corrispondente alla valutazione dello stesso:

- i cittadini sono stati privati della fruizione di quanto danneggiato, area vincolata del Parco Sud;
come l'amministrazione locale intenderà utilizzare quanto ricevuto come interventi pubblici in
favore dei cittadini per compensarli del danno subito?

La domanda è legittima, perché se questa sentenza sarà confermata nell'ultimo grado di giudizio, nel caso in cui Paolo Berlusconi deciderà di percorrere tale strada, e i cittadini non ne avranno alcun beneficio, credo che ci sia qualcosa da ridiscutere tra cittadinanza e amministrazione pubblica. Il pagamento del danno infatti segue il «non aver proceduto alla demolizione e al ripristino dei luoghi», ergo pago e tanti saluti a tutti?

Luciana P. Pellegreffi
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