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18.1.11

IL GOVERNO DEVASTANTE DEL PREMIER E DELLA LEGA


Di Sabina Barca
Non si può non prendere atto che la vita privata del premier ha pesantemente condizionato anche la nostra. Il principio per il quale ognuno è libero di fare quello che vuole mi cade beatamente quando la libertà di questo invade la mia di libertà; allora, causa forza maggiore, tutto mi riguarda da vicino.
Il presidente del consiglio spesso ci ricorda che si sta facendo scempio della sua vita privata, ignorando che la maggioranza dei reati e compiuta sempre tra le mura domestiche. Abusi, violenze, omicidi, e chi ne ha più ne metta. Per quali motivo la sua persona pretende l'ingiudicato è tutto da comprendere.
A questo punto della legislatura, la sua caparbia presenza risulta sempre più devastante per le istituzione, e per riflesso inesorabile, delegittima il paese nel mondo.
Ma, più patetica risulta la difesa corale del suo partito, di quei collaboratori, senatori onorevoli e avvocati, preposti alla sua difesa personale.
Un lavoro più da bodyguard che da servitori del paese, coscienti che salvare lui, vuol dire salvare la baracca e le poltrone.
Difese deboli, inconsistenti, che registrano un calo drastico della fascinazione che lo circonda.
In questi anni la usa politica ha esasperato il confronto, impedendolo con pensieri assolutisti, indicando nemici e colpevoli, posizionando se stesso nell'altare sacrificale.
Le notizie che trapelano ci riportano sempre più al film di Stanley Kubrick del 1999 “Eyes Wide Shut”
Ciò che più imbarazza non è il vecchio miliardario ingordo di potere e ossessionato da donnine, ma il suo alleato, La Lega Nord.

Excursus Storico leghista
La lega nasce con una costituzione secessionista, poi nel tempo ha ripiegato per il federalismo. Nasce gridando meno tasse e ora che è al governo, vantiamo le tasse più alte d'Europa. Gridava la mafia, ma ora è alleata con i Berlusconi e il Dell'Utri di turno.
Gridava e grida “Roma ladrona”, accusando di centralismo la capitale, però nel frattempo si nutre e trae vantaggi da essa.
Ha eliminato l'ICI, tassa davvero federalista, privando così comuni di sostanziali entrate e affamando sempre più i comuni.
Ha un leader che assomiglia sempre più a un testimonial pubblicitario. Il Senatur, che è ancora spacciato come la mente del partito, è affiancato dalla seconda moglie, Rosy Mauro, soprannominata “la badante”. e dal figlio Ezio Bossi, soprannominato “il trota”.
Difficile immaginare una leadership così competente.
Non pochi si sono accorti che il 12% della Lega, permette la vita all'attuale Governo e trapela sempre più che Bossi, ha perso la forza dirigenziale e decisionale tanto è cara al suo elettorato.
Si parla da tempo di un “cerchio magico”, un entourage di totale controllo del senatur-fantoccio.

La metamorfosi leghista
La metamorfosi della Lega Nord sta nel modus operandi improntato a bypassare tutte le problematiche scomode e imbarazzanti pur di attuare il federalismo. Onorevoli e Senatori del carroccio, spesso in difficoltà a causa dell'alleato, e di loro contraddizioni, rispondono comodamente con frase convenzionale: “Non ci riguarda, Non ci interessa”, che tradotto significa “giriamo la faccia pur di restare al potere”, facendo così il gioco della 3 scimmie. Non vedo, non sento, non parlo!
In questi giorni si sta giocando il tutto per tutto. Il federalismo è sul tavolo di gioco e ha un costo enorme.
Una minorenne, extracomunitaria, e una fantomatica fidanzata, sono la gioia e il dolore dell'Italia.
Non si ha avuto notizia di eventuali benedizioni della Lega per la viscerale simpatia con la magrebina; però molti si domandano.
Come dice Borghezio, gli stranieri devono stare a casa propria, hanno da faticare per entrare in Italia, ma nulla da dire se ogni qualunque entra nella casa del presidente del consiglio. Minori, straniere: “non ci riguarda, non ci interessa”.

L'onorabilità maschile
Ancora oggi, nel 2011, l'onore e la credibilità di un uomo, passa attraverso una donna, e non per dignità lavorativa o per meriti.
La donna italiana involgarita, svilita e degradata a merce. E sembra anche contenta …

Il concorso di colpa
L'italiano gira la faccia. Di fondo è accomodante e tendente al permissivismo. È culturalmente abituato alla menzogna, quasi la giustifica; se vincente, la vota.
Nel 1932 un giornalista tedesco intervistò Mussolini e gli chiese: "Ma deve essere ben difficile governare gente cosi’ individualista ed anarchica come gli italiani!". Mussolini rispose: "Difficile" Ma per nulla. E’ semplicemente inutile!".
Il governo devastante di Pdl e Lega, non ha incontrato ne resistenza ne coscienza.
Non c'è dubbio: c'è un concorso di colpa che, volente o nolente, coinvolge anche il tessuto sociale.

Nota
Molti anni fa girava una frase: “il mondo è in mano alle puttane”, che forse era la dietrologia di: “dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna” però nel nostro caso sembrano … bambine



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