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7.8.09

INNSE - IMPRENDITORE INTERESSATO ALL'ACQUISTO





Novità per la INNSE, la fabbrica giunta alle cronache nazionali per la lotta di oltre 14 mesi degli operai contro lo smantellamento dei macchinari per la produzione in seguito alle dismissioni decise dal proprietario Giunta, nonostante vi siano commesse per mantenere la fabbrica attiva.
Nel comunicato stampa appena diffuso vi è la dichiarazione congiunta dei segretari generali della FIOM NAZIONALE e di MILANO e della CGIL LOMBARDIA e CDLM MILANO in cui si stigmatizza la situazione che potrebbe divenire ancor più drammatica di quanto già sia e che assume toni paradossali.
Nell'esprimere la completa solidarietà e vicinanza ai lavoratori INNSE e, in modo particolare, a coloro che da giorni sono sul carroponte, si comunica ufficialmente che vi è "un imprenditore del settore che ha avanzato una formale dichiarazione di interesse all'acquisto e al rilancio dell'attività produttiva, con la richiesta di un tempo congruo per lo svolgimento della trattativa.
Tale dichiarazione e' stata formalizzata per iscritto al Comune, alla Provincia di Milano e alla Regione Lombardia che ne hanno dato riscontro."
La voce circolava già da ieri, ma se ne attendeva l'ufficializzazione ora pervenuta. Questo segna un passo positivo e di conferma di quanto gli operai sostengono da tempo e cioè che la INNSE non va distrutta per mere speculazioni, ma che è una fabbrica viva e con potenzialità produttive e operai altamente specializzati.
Ora i responsabili dell'ordine pubblico dovrebbero intervenire alla luce dei nuovi eventi e non ignorarli.
La FIOM e la CGIL chiedono quindi che venga sospesa ogni attività di sgombero e smontaggio, che sia lasciato spazio alla trattativa tra l'attuale proprietà e questo nuovo soggetto imprenditoriale che ha richiesto 60 giorni per lo svolgimento di tale trattativa e che siano definiti meccanismi di verifica circa l'effettivo e serio svolgimento della trattativa stessa.

Ricordo che l'11 agosto vi sarà l'udienza in tribunale in seguito alla proposta avanzata dal giudice per il contenzioso che oppone la Rubattino 87, società del gruppo AEDES, comproprietaria del terreno su cui sorge la INNSE, che richiede il sequestro dei macchinari a causa dei debiti che Genta ha con la società stessa per circa 3 milioni di euro. L'udienza civile segue quella della settimana scorsa e aggiornerà in seguito alla proposta conciliativa del giudice Salvatore Di Blasi alle parti.

Vi sonos tate e continuano a pervenire prese di posizione favorevoli alla fabbrica tra cui: la mozione a sostegno dei lavoratori dell'INNSE firmata da tutti i capigruppo e approvata all'unanimità dal Consiglio Provinciale il 29 luglio scorso e l'ulteriore ordine del giorno della Commissione Lavoro della Provincia approvato, sempre all'unanimità, il 4agosto scorso.

Pesa il silenzio del Governo nazionale, di Regione Lombardia e del Comune di Milano silenzio colpevole di non dare ascolto alle molte sollecitazioni tra cui quella importante del Cardinale Dionigi Tettamanzi.

Luciana P. Pellegreffi

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