Nel paese in cui la libertà d'informazione è dipendente del potere politico ed economico, cerchiamo di tenere attivi i nostri neuroni al pensiero, alla critica, alla distribuzione della libera informazione.

Pagine

15.7.09

“VERTENZA CIP 6 O CI FAI ?" LOMBARDIA

Si è svolto a Milano l'11 luglio 2009 l’incontro, finalizzato alla promozione della campagna “CIP 6 o ci fai?” ideata dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero, attraverso l'associazione Diritto al Futuro, è stato promosso da:
Associazione Progetto Civile di Milano,
Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Desio,
Comitato per l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio,
Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Monza,
Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano,
in collaborazione con il Meetup degli Amici di Grillo di Brescia.

Oltre ai promotori, erano presenti cittadini interessati e rappresentanti di altre realtà, tra cui:

Massimo Gatti, Consigliere provinciale della lista “Un’Altra Provincia”,
Lista Fo del Consiglio di Zona 3 di Milano,
Lista Fo del consiglio di Zona 8 di Milano,
Associazione Amici di Beppe Grillo di Bergamo e Provincia,
Associazione Aria Civile di Milano,
Comitato Mediglia per l’Ambiente,
Metromondo di Milano,
Futura Associazione Milano Rifiuti Zero,
Verdi di Sesto San Giovanni.

--------- Sintesi -----------

Il Dibattito è stato introdotto da Vito Crimi di Brescia che ci ha illustrato i presupposti sui quali si basa la vertenza, la loro esperienza locale iniziata da alcuni mesi e ha risposto alle domande tecniche che hanno approfondito gli aspetti anche legali dell’iniziativa.
Massimo Gatti ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e l’interesse verso di essa della Coalizione che lo ha sostenuto nella campagna elettorale. Ha inoltre rilevato come sia importante collegare questi temi con la volontà espressa dall’assessore Cadeo della costruzione del nuovo inceneritore a sud di Milano, forte del fatto che ora il centro destra ha la maggioranza in Consiglio Comunale di Milano, in quello provinciale e in quello della Regione Lombardia.
Altri interventi hanno evidenziato la necessità di collegare i temi legati allo smaltimento dei rifiuti, alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica con quanto recentemente approvato dal Governo Berlusconi di tornare a produrre energia con le centrali nucleari e di sviluppare iniziative in merito.
Si è concordato, dopo la pausa estiva, di calendarizzare degli incontri mensili tra i presenti per organizzare incontri pubblici di informazione e banchetti per la raccolta delle adesioni.
Importante sarà l’incontro con l’esperto internazionale “Rifiuti Zero” Paul Connet, previsto in autunno, per il quale attendiamo la disponibilità della data.
Collegialmente si concorda di promuovere l’iniziativa presso cittadini, associazioni e forze politiche e sindacali per stimolarle ad aderire all’iniziativa.



--------- Informazioni ------------

I CIP6 sono stati creati per finanziare le fonti energetiche rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico, geotermico, ecc.), per promuovere sia il progresso scientifico e tecnologico, sia la protezione dell’ambiente e della salute pubblica.
In Italia nel 1982, viene introdotto il concetto di energia “assimilata” alle fonti rinnovabili, questo artificio consente di finanziare “a norma di legge” fonti di energia pulita parallelamente a quelle generate da combustibili fossili, idrocarburi, rifiuti inorganici e altre fonti, in opposizione allo spirito che ha concepito la creazione dei CIP 6.
Oltre il 7% dell'importo della bolletta elettrica, viene così utilizzato anche per finanziare impianti di incenerimento che bruciano scarti di raffineria, di lavorazioni industriali, plastica dai rifiuti urbani e assimilati e molte altre sostanze inquinanti, che contribuiscono all'incremento delle malattie.

Nel 2001 la Comunità Europea, con Direttiva 2001/77/CE emana una procedura di infrazione per l’Italia in quanto non è presa in alcuna considerazione alcuna forma di produzione di energia “assimilata” alle rinnovabili.
Nel 2003 Il Governo Berlusconi nel DL n. 387 del 29/12/2003 include i rifiuti tra le fonti energetiche ammesse ai finanziamenti pubblici per le fonti rinnovabili.
Nel 2007 il Governo Prodi inserisce nella finanziaria la possibilità di accedere ai finanziamenti attraverso i CIP 6 per i soli impianti in essere, togliendo così il finanziamento ai futuri inceneritori.
Nel 2009 Il Governo Berlusconi, sull’onda dell’emergenza in Campania, riapre la corsa agli inceneritori, garantendo l’accesso ai CIP 6 anche agli impianti non connessi all’emergenza locale.

Oggi abbiamo un dispendio di oltre 45 miliardi di Euro e una produzione di energia elettrica nazionale che per 81% è generata da fonti inquinanti.
L'iniziativa “CIP 6 o ci fai?” intende dar vita ad una azione legale contro i GSE, i Gestori di Servizi Elettrici, cioè coloro che fungono da collettori di tali fondi che poi distribuiscono agli Enti interessati, al fine di ottenere il rimborso della quota CIP 6 che è stata inopportunamente incassata.
L'obiettivo di questa azione non è certo solo quello di ottenere un rimborso indebitamente incassato, ma anche:

- sollevare il problema e portarlo all’attenzione dell’opinione pubblica;
- disincentivare lo sfruttamento e la nuova costruzione di inceneritori nocivi per la salute pubblica e che di fatto, con la politica del loro mantenimento e diffusione, si ostacolano lo sviluppo della produzione di energie da fonti rinnovabili e della gestione dei rifiuti quali: politica del “Rifiuti Zero”, raccolta dell’umido, riciclo, riutilizzo e riduzione dei rifiuti e degli imballaggi superflui o prodotti con materiale riciclabile; infatti senza i rifiuti gli inceneritori non potrebbero incenerire.
- informare che il cittadino è sottoposto al pagamento della tassa per la raccolta dei rifiuti attraverso i quali poi si produce energia che poi viene rivenduta al cittadino stesso creando così un perverso giro in cui il cittadino, che è l’unico fornitore della materia prima, è l’unico che non trae nessun beneficio, ma solo spese.



Cosa fare per aderire:
Ogni intestatario di contratto di fornitura elettrica, cittadino o azienda, che accetta di sostenere l'iniziativa per
il recupero della quota di CIP 6 indebitamente trattenuta deve portare nei punti di raccolta:
- la fotocopia fronte-retro della carta d’identità valida,
- la fotocopia della bolletta del suo fornitore,
- il contributo di 10.00 euro.
Dovrà firmare di fronte al delegato incaricato, il consenso al trattamento dei dati personali e il contratto che scarica all'Associazione Diritto al Futuro tutta la responsabilità civile del processo.
Questa procedura non può essere demandata ad altri in quanto il delegato incaricato è l’unico autorizzato alla distribuzione e raccolta dei documenti di sottoscrizione, dei dati sensibili (carta d’identità) e dei soldi.
----------------
L’Associazione Aria Civile ha proposto di condividere il banchetto da essa organizzato domenica 12 luglio 2009 in Vle Lombardia/Via Porpora, per la sottoscrizione dei seguenti appelli:
- al Presidente della Repubblica Napolitano affinché non firmi il pacchetto sicurezza,
- a sostegno degli operai della INNSE,
- a sostegno dell'utilizzo sociale dei fondi già previsti per l'acquisto dei cacciabombardieri ("Stop F-35" promossa da "Sbilanciamoci!").
La proposta è stata subito condivisa e dalle ore 16.00 alle 18.00 due rappresentanti dell’Associazione Progetto Civile vi hanno partecipato per la diffusione della “Vertenza CIP 6 o ci fai?.


Vi invitiamo a visitare, periodicamente questo blog, il sito dell'Associazione Progetto Civile, e quello dell'Associazione Diritto al Futuro, per essere aggiornati sulle future iniziative.

A cura dell’ Associazione Progetto Civile – Milano
14 luglio 2009

p.s. chi volesse aderire o avere info mi scriva o si unisca al gruppo "VERTENZA CIP 6 O CI FAI?" LOMBARDIA su FB

Luciana P. Pellegreffi

Translation services

Nessun commento:

Posta un commento

Nome Cognome

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.