di: Fulvio Beltrami
La Facoltà di ingegneria di Makarere testa su strada la prima auto elettrica africana.La produzione prevista per il 2012. Il Presidente Museveni: "un sogno che si realizza"
L'1 Novembre 2011 segna una data storica per il progresso tecnologico ed industriale dell’Uganda. La Facoltà di Ingegneria e Tecnologia dell’Università Statale di Makerere ha eseguito con successo i test su strada della prima macchina elettrica ideata in Africa: la Kiira EV.
“La nostra auto é pronta! L’Uganda ben presto produrrà la prima macchina elettrica del Continente” ha esclamato con orgoglio il Professore Paul Isaac Musasizi davanti ai giornalisti dei media nazionali.
Il progetto Kiira EV é iniziato nell’Agosto 2009, grazie all’iniziativa di alcuni studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Makere. “All’inizio il progetto mi sembrava una vera e propria stravaganza. Nonostante ciò decisi di sostenere questa iniziativa offrendo a questi studenti un modesto sostegno finanziario. I progressi da loro raggiunti agli inizi del 2010 mi convinsero che il progetto andava ben al di là di un’ idea stravagante e poteva rappresentare una grande possibilità per il Paese. Così ne parlai al Rettore dell’Università che a sua volta ne parlò al Presidente Museveni che, subito entusiasta, mise a disposizione i fondi necessari per il progetto” ci rivela il Professore Musasizi, nominato dal Museveni Coordinatore Tecnico del Progetto. Il Governo ugandese ha stanziato 25 miliardi di shellini ugandesi (quasi 10 milioni di Euro) per sostenere il progetto.
Kiira EV é un’auto elettrica a due posti. Il suo sistema di batterie al Lithium consente una velocità massima di 200 km orari e un’autonomia di ricarica di 80 km. Alcuni componenti dell’auto sono stati importati dal Giappone, ma la maggior parte della carrozzeria e del sistema di combustione sono stati disegnati e costruiti in loco.
Dopo il test su strada il progetto Kiira entra nella sua seconda fase, che prevede di migliorare l’autonomia del veicolo grazie ad un sistema energetico misto tra batterie e pannelli solari capaci di aumentare l’autonomia dei chilometri percorribili da 80 a 200.
Entro la fine di quest’anno la seconda fase dovrebbe essere terminata con la produzione di 28 prototipi. Nel 2012 si ritiene sarà avviata la fase di produzione industriale rivolta al mercato interno e a quello regionale.
Entro la fine di quest’anno la seconda fase dovrebbe essere terminata con la produzione di 28 prototipi. Nel 2012 si ritiene sarà avviata la fase di produzione industriale rivolta al mercato interno e a quello regionale.
Secondo indiscrezioni non confermate, sia la Toyota che la Nissan sarebbero pronte a una joint venture per la produzione, mentre la Total sarebbe interessata nella creazione della necessaria rete di stazioni di ricarica presso le principali città del Paese.
L’autovettura elettrica ugandese sarebbe un’ottima soluzione per diminuire l’inquinamento urbano delle metropoli dei Grandi Laghi, da Kampala a Nairobi, contribuendo alla diminuzione dell’effetto serra.
Kiira EV é un’altro segnale che dimostra come l’Uganda si stia avviando verso uno sviluppo industriale ed economico, imponendosi come potenza regionale, Paese leader dell’Unione dell’Africa dell’Est (Kenya, Uganda, Tanzania, Burundi, Rwanda), che nel 2012 adotterà la moneta unica e nel 2015 si trasformerà in federazione politica sul modello della Comunità Europea.
Il Presidente Museveni, presente al test su strada - indossando l’immancabile cappello da mandriano- ha dichiarato: “La mia generazione era analfabeta e portava al pascolo le mandrie di vacche; poi fu costretta ad impugnare il Kalasnikov per conquistare la libertà; ora le nuove generazioni sono capaci di ideare autovetture futuristiche. Questo é l’esempio indiscutibile che il nostro sogno di creare una ‘nuova Uganda’ si é materializzato.”
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