Anche per il tavolo tecnico delle Regioni criticità e problemi del sistema di certificazione on line consigliano un rinvio delle sanzioni a carico dei medici. Questo quanto emerso ieri nella riunione al ministero della Salute tra sindacati dei medici, rappresentanti dei governi regionali e funzionari del dicastero. Un incontro propedeutico al summit che oggi, a mezzogiorno, le stesse sigle avranno con il ministro Brunetta per discutere di sanzioni, modalità applicative e altro ancora.
Intanto la ricognizione dei tecnici sembra confermare quanto già avevano denunciato nelle settimane scorse le organizzazioni dei medici: la trasmissione telematica è afflitta da tilt a singhiozzo, il call center non è adeguato alle esigenze ed è in servizio solo dalle 8 alle 20 dei giorni feriali, la guardia medica non è informatizzata, i pronto soccorso non hanno ricevuto i software per la compilazione automatica dei certificati, le differenze tra le infrastrutture informatiche degli enti sanitari territoriali ostacolano l'adeguamento dei sistemi.
«È ormai chiaro» commentano Massimo Cozza, segretario nazionale di Fp Cgil Medici, e Nicola Preiti, coordinatore nazionale di Fp Cgil Medici medicina generale «che i problemi da noi sollevati ormai molti mesi fa sono finalmente nella piena coscienza di tutti, compreso il ministro Brunetta. I medici non hanno responsabilità sul malfunzionamento del sistema e al contrario è proprio grazie al loro impegno che arrivano i primi risultati». «Si conferma la necessità di una proroga delle sanzioni di almeno un anno » aggiunge il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo (nella foto) «ed è quello che domani faremo presente al Ministro. Insisteremo anche sull'eccessività delle pene e sulla necessità di meccanismi che diano gradualità alle sanzioni».
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