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28.1.11

Egitto, vittime e centinaia di feriti. Cairo, assalto a palazzi del potere

(Xinhua) 
(Xinhua)

Il Cairo - (Adnkronos/Aki/Ign) - Guerriglia e proteste in tutto il Paese (FOTO). Tra le vittime, almeno una decina, anche un 14enne. Imposto il coprifuoco il tutto il Paese. Atteso discorso alla nazione del presidente Mubarak. Elbaradei agli arresti domiciliari dopo che la polizia gli aveva impedito di partecipare alla manifestazione a Giza. Nel mirino degli agenti anche i giornalisti, aggrediti e arrestati. In molte città i manifestanti hanno preso il sopravvento. Bloccati accesso a internet, cellulari e sms. Impedito l'accesso a Twitter e Facebook. La tv di Stato egiziana cerca di lanciare messaggi rassicuranti
Il Cairo, 28 gen. (Adnkronos/Aki/Ign) - Continua a salire il bilancio di vittime e feriti delle proteste contro il governo egiziano, mentre è atteso per questa sera un discorso alla nazione del presidente Hosny Mubarak, a quanto anticipa Cnn. Sono diverse le città in cui i manifestanti hanno preso il sopravvento e in strada è sceso l'esercito.
Solo oggi, 'venerdì della collera', i morti sarebbero almeno dieci. Le vittime si concentrano al Cairo, a Suez e ad Alessandria e tra loro c'è anche una donna, morta nella capitale. Alle vittime di oggi si aggiungono i sette manifestanti morti da quando la protesta è esplosa.
Tra le vittime c'è anche un ragazzo di 14 anni, ucciso nel corso delle proteste a Port Said, nell'Egitto settentrionale all'imboccatura del Canale di Suez. Lo ha riferito all'emittente satellitare al-Jazeera una fonte dell'opposizione, vicina a Mohamed ElBaradei, ex capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). La fonte ha aggiunto che nella città almeno 80mila persone sono tuttora in piazza per manifestare contro il governo.
Solo al Cairo sarebbero state ferite 870 persone.
Dal canto loro le autorità egiziane hanno deciso di estendere il coprifuoco a tutto il Paese. In un primo momento riguardava solo Il Cairo, Alessandria e Suez."Il presidente Mubarak in qualità di capo delle forze armate ha decretato il coprifuoco dalle 18 di sera alle 7 del mattino - si legge nel comunicato diffuso dall'esercito - e questo perché le manifestazioni pacifiche sono sfociate in violenze. Il provvedimento è stato preso per proteggere i beni pubblici e privati e resterà in vigore fino a nuovo ordine".
Sotto assedio Il Cairo. Colpi di arma da fuoco si sentono nel centro, vicino al Parlamento, dove un lungo corteo di manifestanti è riuscito a penetrare costringendo la polizia ad arretrare ignorando il coprifuoco. I manifestanti hanno preso il controllo della centrale Piazza Tahrir, da dove la polizia si è ritirata, mentre l'esercito è entrato in città con mezzi armati e blindati. Il centro della città appare in fiamme, mentre la folla marcia e lancia i suoi slogan antigovernativi sfidando il coprifuoco.
Alcune migliaia di manifestanti stanno inoltre tentando di assaltare la sede della tv di Stato e del ministero degli Esteri, mentre è divampato un vasto incendio all'interno della sede centrale del Partito democratico nazionale (Pnd), al governo in Egitto. Come mostra la tv satellitare 'al-Jazeera', le fiamme si elevano dai piani bassi della sede del Cairo del Pdn, partito di Mubarak. Non è chiaro se vi sia qualcuno all'interno degli uffici.
A Suez i manifestanti hanno preso d'assalto la sede della polizia del quartiere di al-Arbain e ne hanno assunto il controllo. Secondo la tv 'al-Arabiya', i manifestanti hanno anche dato fuoco a diverse auto della polizia, che si trovavano in strada nel tentativo di bloccare la protesta.
Ad Alessandria, dove i manifestanti hanno preso il sopravvento costringendo la polizia a retrocedere, secondo voci non confermate ci sarebbero ancora poliziotti all'interno del palazzo del governatore preso d'assalto, mentre alcuni facinorosi avrebbero sequestrato tre ufficiali della sicurezza. La folla ha accolto festosamente i militari arrivati nel centro della città. La posizione che l'esercito assumerà, determinerà probabilmente la sorte della protesta. In Tunisia, è stato proprio il sostegno dei militari ai manifestanti a permettere la caduta del presidente Zine el-Abidine Ben Ali.
Diversi feriti si registrano anche tra i manifestanti che sono scesi in strada a el-Menoufia, sul delta del Nilo, nota per essere la città natale del presidente Hosni Mubarak. Per le strade della città oggi sfilano circa 30mila persone che chiedono le dimissioni del presidente.
A Damietta, nel nord, e Kom Ombo, nel sud del Paese sono state date alle fiamme le sedi del Partito nazionale democratico, al governo in Egitto. Un attacco a una sede del Partito nazionale democratico si registra anche a Ismailiya, mentre una manifestazione è in corso davanti la sede centrale della formazione politica.
E' giallo invece sulla sorte del leader dell'opposizione ElBaradei. Dopo che in mattinata la polizia gli ha impedito - insieme ad altri capi dei partiti di opposizione di partecipare alla manifestazione di Giza, gli avrebbe addirittura imposto gli arresti domiciliari al premio Nobel. Lo riferisce una fonte della sicurezza citata dalla tv 'al-Arabiya'. L'inviato della tv araba aveva infatti sottolineato come "da dopo la preghiera del venerdì, la polizia aveva fermato ElBaradei a Giza e da quel momento non avevamo più avuto sue notizie".
In mattinata per disperdere il cordone di manifestanti che si era formato attorno al premio Nobel per proteggerlo, gli agenti hanno usato i manganelli. I sostenitori del politico, indicato come il principale sfidante del presidente alle prossime elezioni, sono quindi stati picchiati dalle forze dell'ordine, che per disperdere la folla hanno anche fatto uso di idranti.
Nel mirino della polizia ci sono anche i giornalisti. Una troupe della Cnn è stata attaccata da poliziotti egiziani in borghese mentre seguiva le manifestazioni in corso in Piazza Tahrir, nel centro della capitale. La tv parla di una violentissima repressione ai danni di manifestanti e giornalisti e di un massiccio uso di idranti e lacrimogeni, oltre che dell'interruzione delle telecomunicazioni. Un racconto confermato dal corrispondente della Bbc, che ha avuto difficoltà a portare a termine un collegamento a causa degli effetti dei lacrimogeni. L'emittente britannica ha inoltre confermato la notizia circolata ore fa circa l'aggressione del suo giornalista Assad Alsawy, duramente picchiato dalla polizia egiziana in borghese nel centro del Cairo. "Mi hanno picchiato con bastoni di metallo - ha raccontato lo stesso reporter - intorno a me c'erano alcuni giornalisti stranieri che sono stati caricati su furgoni. Oggi la polizia è incredibilmente violenta".
Reparti della polizia avrebbero inoltre aggredito due troupe della tv satellitare al-Arabiya nel centro della capitale, sequestrando il materiale filmato. Sono stati invece rilasciati i quattro reporter francesi arrestati nelle scorse ore al Cairo, mentre seguivano le proteste in corso contro il governo. E' quanto ha rivelato una fonte al quotidiano 'Le Figaro'. Secondo alcune fonti, citate dal quotidiano, i quattro reporter lavorano per 'Le Journal du Dimanche', 'Le Figaro', l'agenzia fotografica 'Sipa', e il settimanale 'Paris-Match'. L'arresto dei reporter era stato confermato stamani dal portavoce del ministero degli Esteri francese, Bernard Valero.
Dal canto suo, pur mostrando le immagini delle manifestazioni, la tv di Stato egiziana cerca di lanciare messaggi rassicuranti alla popolazione e all'estero. In un flash apparso poco fa, il comando della polizia assicura che "la situazione della sicurezza è sotto controllo in tutte le zone del paese". La stessa fonte assicura che "le manifestazioni si svolgono pacificamente, ma in alcune zone gruppi di violenti hanno attaccato gli agenti". In un altro messaggio dell'ultim'ora, si legge che "il traffico aereo all'aeroporto del Cairo è regolare".
La censura è scattata anche sul web. L'accesso a internet è stato bloccato in tutto l'Egitto. Da ieri sera, inoltre, riporta lo stesso giornale, è impedito l'accesso al social network Facebook e al sito di micro-blogging Twitter. Le autorità egiziane hanno anche bloccato il servizio di telefonia mobile in diverse zone del paese. Secondo la tv araba 'al-Jazeera' non solo al Cairo, ma anche in altre città non è possibile effettuare telefonate con i cellulari. Da questa mattina bloccato anche il servizio degli sms.

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