È arrivato questa mattina a Casale Barry Castleman l’esperto americano che lunedì sarà sentito come perito delle parti lese nel processo amianto che vede imputati lo svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier de la Marchienne, accusati dalla Procura di Torino per disastro doloso permanente e inosservanza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Castleman è referente per il governo degli Stati Uniti sulla questione amianto e per le Corti di giustizia degli Stati Uniti - spiega Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto - ha scritto un libro che è un po’ la bibbia americana dell’amianto con notizie relative alla consapevolezza del rischio dagli Anni 30 per l’asbestosi e dagli Anni Cinquanta come cancerogeno, ma anche sul ruolo dei produtori che tendevano a denigrarlo e a farlo passare per uno che esagerava».
Le migliaia di morti causate dall’amianto dimostrano tragicamente che non era così e che erano invece i produttori a mistificare il rischio per tutelare i propri interessi economici.
Castleman, ingegnere chimico, lavora da trent’anni proprio sulle questioni legate alle corporazioni e alle lobby che hanno esercitato pressioni per influenzare i limiti di esposizioni nelle realtà produttive, così come i tentativi di manipolare le organizzazioni scientifiche internazionali.
Una lezione che in Italia e dove operava Eternit è ben conosciuta, basta avere presente quello che abbiamo chiamato «il manuale delle menzogne mortali», oppure il caso Selikoff per rendersi conto quanto questo costituisse un metodo, o le risorse impegnate dallo stesso Stephan Schmidheiny, come è emerso al processo, per l’attività di «intelligence» volta a spiare comitati, magistrati, politici giornalisti e cittadini. Uno degli obiettivi sensibili di questa attività di intelligence era proprio Casale, ovviamente, dove lo svizzero pagava una commercialista infiltrata nella associazione dei familiari delle vittime, Cristina Bruno, che faceva report periodici su tutto quanto accadeva. Il libro di Castleman, che è stato prodotto anche al processo Eternit di Torino è stato passato al setaccio in tutta una serie di processi in quanto accusa proprio i produttori e le multinazionali, e la stessa Eternit - dice Pesce - di essere proprio loro i «primi a sapere della cancegenicità dell’amianto».
Castleman sarà lunedì alla 29ª del processo Eternit.
In aula ci sarà tra i periti chiamati a relazionare di fronte al Tribunale presieduto da Giuseppe Casalbore anche il professor Francesco Carnevale (perito della Procura) per il controesame da parte degli avvocati della difesa e delle parti civile.
Il terzo perito, se ne resterà il tempo, sarà Stefano Silvestri, medico igienista, già impegnato in numerosi incarichi analoghi in vari processi, chiamato in aula dalla pubblica accusa.
Tre pullman da Casale
Da Casale partiranno tre pullman, con famigliari, ammalati, rappresentanti sindacali, giornalisti e due troupe televisive, di «Telecity» e della francese «Canal Plus». Ci saranno anche due classi del Lanza, la 5ª Liceo Sociale e la 5ª Sociopsicopedagogico.Castleman sarà a Casale già sabato per un confronto con le associazioni, mentre domenica incontrerà gli avvocati delle parti civili italiani e i legali delle associazioni francesi.
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