Il Carroccio ha illustrato - nell'istituto della moglie di Bossi - la sua ricetta per l'istruzione. Riduzione di un anno e solo 20 ore a settimana obbligatorie, "dote" da spendere in pubblica o privata, tutti i poteri scolastici alle regioni di SALVO INTRAVAIA
Meno ore di lezione, buono scuola e assunzione a livello locale degli insegnanti. Ecco l'istruzione pubblica vista dai leghisti. Nel corso di un convegno organizzato dalla scuola Bosina di Varese (fondata dalla moglie di Umberto Bossi) il Carroccio ha illustrato la ricetta per "risanare la scuola", inquadrando i diversi rimedi proposti "nella realtà scolastica europea che non solo le giustifica, ma le rende totalmente appetibili e di sicuro effetto". Il rilancio passa attraverso 17 punti, di cui 5 strategici e 12 che si possono realizzare "da subito".
Quella del Carroccio appare subito una scuola decisamente "light". Tra i punti strategici, illustrati dal quotidiano leghista qualche giorno fa, spicca la drastica riduzione del "curricolo obbligatorio sia annuale che totale". Dagli attuali 13 anni (5 di scuola primaria, 3 di scuola media e altri 5 di scuola secondaria di secondo grado) si dovrebbe passare a 12 anni. E in più l'orario scolastico dovrebbe essere suddiviso in due parti: obbligatorio e aggiuntivo. La parte obbligatoria non dovrebbe superare le 20 ore settimanali: 4 al giorno, per 5 giorni a settimana. E' una specie di mix tra la riforma Moratti (che prevedeva una quota oraria settimanale del curricolo obbligatoria e una facoltativa) e la riforma Berlinguer con la riduzione di un anno del percorso scolastico. Secondo Sergio Bianchini, dell'Associazione "Per una scuola nostra: regionale e federale", in Italia si trascura "la triste condizione dell'alunno schiacciato da quadri orari giganteschi molto più pesanti di quelli medi europei e con un anno di scuola in più per ottenere il diploma".
Meno ore di lezione, buono scuola e assunzione a livello locale degli insegnanti. Ecco l'istruzione pubblica vista dai leghisti. Nel corso di un convegno organizzato dalla scuola Bosina di Varese (fondata dalla moglie di Umberto Bossi) il Carroccio ha illustrato la ricetta per "risanare la scuola", inquadrando i diversi rimedi proposti "nella realtà scolastica europea che non solo le giustifica, ma le rende totalmente appetibili e di sicuro effetto". Il rilancio passa attraverso 17 punti, di cui 5 strategici e 12 che si possono realizzare "da subito".
Quella del Carroccio appare subito una scuola decisamente "light". Tra i punti strategici, illustrati dal quotidiano leghista qualche giorno fa, spicca la drastica riduzione del "curricolo obbligatorio sia annuale che totale". Dagli attuali 13 anni (5 di scuola primaria, 3 di scuola media e altri 5 di scuola secondaria di secondo grado) si dovrebbe passare a 12 anni. E in più l'orario scolastico dovrebbe essere suddiviso in due parti: obbligatorio e aggiuntivo. La parte obbligatoria non dovrebbe superare le 20 ore settimanali: 4 al giorno, per 5 giorni a settimana. E' una specie di mix tra la riforma Moratti (che prevedeva una quota oraria settimanale del curricolo obbligatoria e una facoltativa) e la riforma Berlinguer con la riduzione di un anno del percorso scolastico. Secondo Sergio Bianchini, dell'Associazione "Per una scuola nostra: regionale e federale", in Italia si trascura "la triste condizione dell'alunno schiacciato da quadri orari giganteschi molto più pesanti di quelli medi europei e con un anno di scuola in più per ottenere il diploma".
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