Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro Sandro Bondi, un disegno di legge che introduce nelle sale cinematografiche il divieto ai minori di dieci anni. Una limitazione in linea con quelle esistente in alcuni paesi europei che si aggiunge alle altre: 14 e ai 18 anni.
La Commissione ministeriale esistente esaminerà ogni pellicola per stebilire se deve essere postyo uno dei 3 limiti alla visione: 10, 14 e 18 anni.
La Commissione ministeriale esistente esaminerà ogni pellicola per stebilire se deve essere postyo uno dei 3 limiti alla visione: 10, 14 e 18 anni.
Scopo dell'operazione: "Una tutela più puntuale e efficiente della sensibilità dei minori di età infantile e preadolescenziale, ampliando al contempo, con una maggiore articolazione, la platea di film la cui visione altrimenti risulterebbe limitata ai maggior di 14 anni".
Gongola Bondi che ha espresso grande soddisfazione per il provvedimento che porta il suo nome.
Il disegno di legge però non convince molto i titolari delle sale cinematografichee. In una nota congiunta, le associazioni di categoria Anec, Anem, Fice e Acec si dicono sollevate per le assicurazioni del ministro che su questa tema ci sarà dialogo; ma confermano le loro "preoccupazioni e timori". Parere positivo arriva invece dal Moige: secondo Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio media dell'associazione, "l'introduzione del divieto di visione ai minori di 10 anni è positiva perchè va a colmare un vuoto nella classificazione, portando l'Italia allo stesso livello di altri paesi europei".
Considerando che a 14 e 18 anni i ragazzi possono andare al cinema da soli e quindi porre il divieto alla visione potrebbe avere un senso, a 10 anni ci vanno accompagnati da adulti: sono essi non in grado di giudicare?
Luciana P. Pellegreffi
Il disegno di legge però non convince molto i titolari delle sale cinematografichee. In una nota congiunta, le associazioni di categoria Anec, Anem, Fice e Acec si dicono sollevate per le assicurazioni del ministro che su questa tema ci sarà dialogo; ma confermano le loro "preoccupazioni e timori". Parere positivo arriva invece dal Moige: secondo Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio media dell'associazione, "l'introduzione del divieto di visione ai minori di 10 anni è positiva perchè va a colmare un vuoto nella classificazione, portando l'Italia allo stesso livello di altri paesi europei".
Considerando che a 14 e 18 anni i ragazzi possono andare al cinema da soli e quindi porre il divieto alla visione potrebbe avere un senso, a 10 anni ci vanno accompagnati da adulti: sono essi non in grado di giudicare?
Luciana P. Pellegreffi
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