Nel paese in cui la libertà d'informazione è dipendente del potere politico ed economico, cerchiamo di tenere attivi i nostri neuroni al pensiero, alla critica, alla distribuzione della libera informazione.

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10.11.10

DICONO .... UN SACCO DI CAZZATE..O BELLA CIAO.. .BELLA CIAO ...

Una mattina….
Dicono che fascisti e antifascisti sono la stessa cosa
Mi son svegliato
Dicono “meglio etero che gay”
O bella ciao, bella ciao
Dicono che le morti sul lavoro sono “danni collaterali”
Bella ciao, ciao, ciao
Dicono che per fare la pace bisogna esportare la guerra
Una mattina mi son svegliato è ho trovato l’invasor
Dicono che gli extracomunitari sono cattivi
O partigiano portami via
Dicono che la prostituzione (non per gli amici del premier) è un reato
O bella ciao, bella ciao
Dicono che la droga (non nelle residenze del premier) è un reato
Bella ciao, ciao, ciao
Dicono che la scuola pubblica è un peso
Che mi sento di morir
Dicono che la sanità pubblica è un peso
E se io muoio da Partigiano
Dicono che la sicurezza e i diritti sul lavoro sono un peso
O bella ciao, bella ciao
Dicono che la liberta di espressione e stampa è un peso
Bella ciao, ciao, ciao
Dicono che l’amore per i “diversi” è un peso
Tu mi devi seppellir
Dicono che le borse di studio sono un peso
E seppellire lassù in montagna
Dicono che i vecchi soli, i giovani precari, i bambini sono un peso
O bella ciao, bella ciao
Dicono che il rispetto dell’ambiente è un peso
Bella ciao, ciao, ciao
Dicono che l’antimafia sociale, la dignità personale sono un peso
Sotto l’ombra di un bel fior
Dicono che la “memoria” è un pesoE le genti che passeranno
Dicono che la Costituzione è un peso
O bella ciao, bella ciao
Dicono che i meridionali sono un peso
Bella ciao, ciao, ciao
Dicono che il tentativo di riscatto sociale di un operaio è un peso
Mi diranno che bel fior
Dicono che gli uomini non sono tutti uguali
E’ questo è il fiore del partigiano
Dicono che le donne sono “utili” solo se dicono di sì
O bella ciao, bella ciao
Dicono che la “competizione” è meglio della “solidarietà”
Bella ciao, ciao, ciao
Dicono UN SACCO DI CAZZATE
Morto per la Libertà
Avete capito?
 

MORTO PER LA LIBERTA’

di Gaetano Alessi 

In memoria di Rosario Livatino ucciso dalla mafia - di Luca D'Anna
http://gaetanoalessi.blogspot.com
il 20 Novembre alle 20 saremo a San Pancrazio Parmense (Pr) a presentare il  libro "Le Eredità di Vittoria Giunti" ospiti dell'Arci - dopo la  presentazione  ci sarà la "Maialata" (nulla di stile Villa Certosa) una buona cena. Vi aspettiamo venerdì prossimo esce il nuovo numero di AdEst cartaceo..da giorno 15  disponibile anche on line...
Un abbraccio a tutti.
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Cari amici, come ogni anno (da quasi 9) l'avvicinarsi di dicembre è per la nostra struttura (che vive esclusivamente dell'affetto dei lettori) un  momento  drammatico. Come il Manifesto e tutte le altre testate l’eretiche" i conti(sempre in rosso neanche sapessero che siamo di sinistra) rischiano di  "tagliare" un altra branca di Ad Est. Già nel 2010 siamo stati costretti a passare da 9 a 8 numeri del cartaceo,   se  continua così l'anno prossimo taglieremo un altra edizione passando a 7. Per fortuna le presentazioni (siamo arrivati a 12) de "Le Eredità di Vittoria Giunti" (che v'invito a richiedere ad adest1@libero.it) ci consentono di  continuare ad investire sulla formazione, sull'antimafia, sulla libertà di  stampa ed espressione, sulle battaglie sociali come la commissione sulla  prevenzione delle malattie tumorali. Per questo chiedo a forze sociali, partiti, associazioni politiche,  associazione di invitarci a presentare il libro nella propria città. Primo  la  storia di Vittoria è unica e eccezionale, una storia partigiana che si  mischia  ad una battaglia per la legalità e per l'antimafia di un gruppo di ragazzi,  secondo ci consente di continuare ad investire sulle intelligenze dando ai ragazzi e le ragazze che scrivono per AdEst la possibilità di continuare a scrivere e sognare un mondo diverso. Poi c'è un altro modo per aiutarci: regalateci le vostre idee, i vostri  articoli, scrivete per noi e per voi, battiamo la timidezza che ci vuole soli  davanti a questo mondo, diventiamo un unica cosa. "Far sentire il bello è un opera di misericordia" scriveva il poeta Rodò, ma per far questo serve che  le  nostre sensibilità individuali diventino patrimonio collettivo. So che molti di voi hanno già dato e vi ringraziamo, noi possiamo solo  ricambiare come stiamo facendo creando "futuro", creando luoghi di  aggregazione  ed inclusione.
Ma se qualcuno vuole darci una mano ci scriva ad adest1@libero.it 

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