A: Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio d'Europa, Consiglio dell'Unione europea; Segretariato Generale delle Nazioni Unite; Alto Commissario Onu per i Diritti Umani; Special Rapporteur Onu sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza; Special Rapporteur Onu sui difensori dei diritti umani
Milano, 7 novembre 2010
Il Gruppo EveryOne e le ong italiane che si occupano di diritti umani, in particolare legati al popolo Rom, ai migranti e ai rifugiati promuovono un appello urgente presso le Istituzioni dell'Unione europea e le Nazioni Unite contro un nuovo provvedimento anti-stranieri già varato dal Consiglio dei Ministri italiano. Si tratta di un altro pacchetto-sicurezza (decreto legge), preparato dal ministro degli Interni (membro di spicco del partito Lega Nord, notoriamente ostile ai Rom, all'immigrazione e alle politiche comunitarie sull'accoglienza) e approvato dal governo che è in crisi manifesta - come tutto il mondo sa leggendo sui giornali le notizie sullo stato della politica italiana - ed è ormai politicamente dipendente dalla Lega Nord. Il pacchetto-sicurezza contiene provvedimenti non improntati alla tolleranza e contrari allo spirito e alle norme dell'Unione europea, in particolare laddove prevede di allontanare i cittadini comunitari (soprattutto quelli Rom) colpiti da discriminazione sociale e razziale e di conseguenza in stato di povertà, costretti a sopravvivere mendicando. Questo progetto di espulsioni di massa viola sia la Direttiva 2004/38/CE (libera circolazione) sia la Direttiva europea 2000/43/CE (non discriminazione) sia la Carta dei diritti fondamentali nell'Ue, che protegge i cittadini poveri e appartenenti a minoranze etniche discriminate. Il progetto di repressione dei migranti indigenti comunitari viola inoltre i diritti delle famiglie, dei fanciulli e degli individui malati o vulnerabili bollati quali "problemi di sicurezza". Nuovi provvedimenti contro i Rom costituirebbero gravi e intollerabili drammi umanitari. EveryOne ricorda che a causa delle politiche contro le minoranze etniche storicamente discriminate, attualmente in Italia parte delle forze dell'ordine e della magistratura hanno assimilato i pregiudizi che avvelenano la cultura italiana, divenuta cultura d'odio e intolleranza a causa di anni di propaganda anti-immigrazione condotta da quasi tutte le forze politiche e dai media. Questo fenomeno impedisce che di fronte alla legge i Rom e gli stranieri poveri siano trattati con giustizia. In questo clima, vi sono migliaia di Rom in Italia in carcere o colpiti da decreti di espulsione emessi dalle questure anche per ragioni inconsistenti (che riguardano l'emarginazione e non la sicurezza): accattonaggio molesto, occupazione di spazi pubblici o privati, furto aggravato (spesso per aver rovistato nei rifiuti o per aver preso un vestito dismesso da un cassonetto), ecc. Il pacchetto-sicurezza intende allontanare dall'Italia queste famiglie già colpite da provvedimenti eccessivi, in totale antitesi rispetto allo spirito solidale e antirazzista dell'Unione europea. Il Gruppo EveryOne ricorda inoltre come i suoi difensori dei diritti umani siano oggetto di persecuzione istituzionale a causa del loro impegno per i Rom e i migranti. Anche questa forma di repressione, che viola la Convenzione Onu sui difensori dei diritti umani e le norme europee che tutelano chi difende secondo le filosofie nonviolente i diritti umani e civili delle minoranze più deboli, fa parte di un progetto ostile alle minoranze etniche e ai programmi di integrazione e accoglienza di chi è povero ed escluso dalla società italiana. Con queste premesse, chiediamo alle Istituzioni europee e ai responsabili delle Nazioni Unite di compiere ogni sforzo possibile per dichiarare illegittimo il nuovo pacchetto-sicurezza, per intervenire contro il dilagare dell'intolleranza contro i Rom e gli stranieri poveri, promuovendo vera uguaglianza sociale e per tutelare l'opera dei difensori dei diritti umani, che in Italia è ormai combattuta senza mezzi termini da Istituzioni e autorità e pone l'attivismo in una condizione di persecuzione e pericolo.
Milano, 7 novembre 2010
Il Gruppo EveryOne e le ong italiane che si occupano di diritti umani, in particolare legati al popolo Rom, ai migranti e ai rifugiati promuovono un appello urgente presso le Istituzioni dell'Unione europea e le Nazioni Unite contro un nuovo provvedimento anti-stranieri già varato dal Consiglio dei Ministri italiano. Si tratta di un altro pacchetto-sicurezza (decreto legge), preparato dal ministro degli Interni (membro di spicco del partito Lega Nord, notoriamente ostile ai Rom, all'immigrazione e alle politiche comunitarie sull'accoglienza) e approvato dal governo che è in crisi manifesta - come tutto il mondo sa leggendo sui giornali le notizie sullo stato della politica italiana - ed è ormai politicamente dipendente dalla Lega Nord. Il pacchetto-sicurezza contiene provvedimenti non improntati alla tolleranza e contrari allo spirito e alle norme dell'Unione europea, in particolare laddove prevede di allontanare i cittadini comunitari (soprattutto quelli Rom) colpiti da discriminazione sociale e razziale e di conseguenza in stato di povertà, costretti a sopravvivere mendicando. Questo progetto di espulsioni di massa viola sia la Direttiva 2004/38/CE (libera circolazione) sia la Direttiva europea 2000/43/CE (non discriminazione) sia la Carta dei diritti fondamentali nell'Ue, che protegge i cittadini poveri e appartenenti a minoranze etniche discriminate. Il progetto di repressione dei migranti indigenti comunitari viola inoltre i diritti delle famiglie, dei fanciulli e degli individui malati o vulnerabili bollati quali "problemi di sicurezza". Nuovi provvedimenti contro i Rom costituirebbero gravi e intollerabili drammi umanitari. EveryOne ricorda che a causa delle politiche contro le minoranze etniche storicamente discriminate, attualmente in Italia parte delle forze dell'ordine e della magistratura hanno assimilato i pregiudizi che avvelenano la cultura italiana, divenuta cultura d'odio e intolleranza a causa di anni di propaganda anti-immigrazione condotta da quasi tutte le forze politiche e dai media. Questo fenomeno impedisce che di fronte alla legge i Rom e gli stranieri poveri siano trattati con giustizia. In questo clima, vi sono migliaia di Rom in Italia in carcere o colpiti da decreti di espulsione emessi dalle questure anche per ragioni inconsistenti (che riguardano l'emarginazione e non la sicurezza): accattonaggio molesto, occupazione di spazi pubblici o privati, furto aggravato (spesso per aver rovistato nei rifiuti o per aver preso un vestito dismesso da un cassonetto), ecc. Il pacchetto-sicurezza intende allontanare dall'Italia queste famiglie già colpite da provvedimenti eccessivi, in totale antitesi rispetto allo spirito solidale e antirazzista dell'Unione europea. Il Gruppo EveryOne ricorda inoltre come i suoi difensori dei diritti umani siano oggetto di persecuzione istituzionale a causa del loro impegno per i Rom e i migranti. Anche questa forma di repressione, che viola la Convenzione Onu sui difensori dei diritti umani e le norme europee che tutelano chi difende secondo le filosofie nonviolente i diritti umani e civili delle minoranze più deboli, fa parte di un progetto ostile alle minoranze etniche e ai programmi di integrazione e accoglienza di chi è povero ed escluso dalla società italiana. Con queste premesse, chiediamo alle Istituzioni europee e ai responsabili delle Nazioni Unite di compiere ogni sforzo possibile per dichiarare illegittimo il nuovo pacchetto-sicurezza, per intervenire contro il dilagare dell'intolleranza contro i Rom e gli stranieri poveri, promuovendo vera uguaglianza sociale e per tutelare l'opera dei difensori dei diritti umani, che in Italia è ormai combattuta senza mezzi termini da Istituzioni e autorità e pone l'attivismo in una condizione di persecuzione e pericolo.
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Gruppo EveryOne
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