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24.10.10

PETIZIONI: FIRMA PER IL REDDITO DI CITTADINANZA E IL SALARIO MINIMO LEGALE

La nostra Costituzione è ogni giorno più disattesa: impossibile continuare a pensare all’Italia come a una Repubblica democratica se il lavoro, sul quale essa dovrebbe fondarsi (articolo 1 della Carta Costituzionale), non è più un corpo che dispensa salute, ma si è fatto malato incapace di produrre sicurezza e benessere, impotente a orientarsi e a guardare al futuro, involucro dell’anima nera di un capitalismo senza freni e senza inibizioni. Come può essere garantita la democrazia se manca lo strumento principe - il lavoro - col quale ogni cittadino può affrancarsi da quegli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impedendone sia lo sviluppo della persona umana, sia l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
E che dire degli articoli 36 e 38, i grandi assenti dal dibattito politico italiano?Lavoro, reddito, risparmi… nel prossimo futuro rischiamo non ci rimanga più nulla. Un tempo i potenti della Terra si spartivano le ricchezze a suon di guerre e di guerre mondiali; oggi un dubbio si fa strada: Albert Einstein disse «Non so con quali armi verrà combattuta la Terza guerra mondiale, ma la Quarta verrà combattuta con clave e pietre».
Forse la nostra guerra quotidiana per sopravvivere è già il Terzo conflitto mondiale. Nei prossimi decenni saremo ridotti a una tale miseria, assillati dal problema di trovare un tozzo di pane tra le macerie e le immondizie che ci circonderanno, che avremo a disposizione solo pietre e clave per opporci alla nostra schiavitù. Saranno sufficienti? Sicuramente no!!
E’ tempo di impegnarci in prima persona per scongiurare l’emarginazione economica e sociale che minaccia la nostra identità, il nostro “progetto di vita”, il nostro stesso diritto di vivere.
E' il momento di una nuova stagione di lotta, fatta con i mezzi democratici di cui ancora disponiamo!!
Riappropriamoci della politica diventandone i protagonisti; produciamo i cambiamenti di cui abbiamo bisogno; prospettiamo soluzioni mirate ai nostri problemi, facendoci promotori di iniziative specifiche e pretendendone tutti insieme la realizzazione. 


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