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31.7.10

IL GOVERNO SI RIPRENDE LA RICOSTRUZIONE DE L'AQUILA - A QUANDO LE PROSSIME INCHIESTE?


«Abbiamo deciso oggi con Gianni Letta: riprendiamo nelle mani come governo, come presidenza del Consiglio e come dipartimento della Protezione civile la ricostruzione de L'Aquila». Ad annunciarlo è il premier Silvio Berlusconi nel suo intervento alla Farnesina per la settima conferenza degli ambasciatori italiani nel mondo. Presentando una guida uscita questa mattina che ripercorre i risultati di due anni di governo, il presidente del Consiglio, tra i successi dell'esecutivo cita la tempestività degli interventi dopo il sisma in Abruzzo.
«Abbiamo saputo reagire al terremoto -spiega- costruendo in 10 mesi abitazioni antisismiche per oltre trentamila persone collegate a scuole, asili, negozi e chiese. Non è mai stato fatto al mondo a seguito di nessuna catastrofe». «Abbiamo stanziato 15 mld per il terremoto in Abruzzo -ricorda il premier- per le abitazioni ne abbiamo spesi meno di due e dunque ce ne sono 13 da spendere per la ricostruzione. Purtroppo -sottolinea Berlusconi- le istituzioni locali non hanno saputo intervenire per dare il via ai lavori e quindi riprendiamo nelle mani la ricostruzione».
28 luglio 2010
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Ricostruzione Aquila: le domande degli aquilani sabato 8 maggio 2010: Le domande che dopo più di un anno dal sisma catastrofico molti aquilani pongono a se stessi ed agli altri sono scritte in foglietti affissi nelle transenne che delimitano il primo blocco di portici di Corso Vittorio Emanuele, quello che fa angolo con Piazza Duomo. Ne riporto alcune che esprimono in sintesi i più sentiti problemi che coinvolgono tutti gli aquilani: Perché non si riaprono i negozi che non hanno subito danni? Perché la ricostruzione delle frazioni è ferma? Le piazze deserte e transennate bloccano il passaggio degli abitanti…da troppo tempo oramai. Segue.

Le mani della cricca su L'Aquila appalti tre giorni dopo il sisma. FIRENZE - I verbali smentiscono Gianni Letta: chi rideva del terremoto, all'Aquila ha fatto affari. Altro che "non hanno mai messo piede a l'Aquila" e "non hanno avuto né avranno un euro di lavori", come aveva assicurato nei giorni scorsi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. A smascherare gli imprenditori che come avvoltoi - a cadaveri ancora caldi - si sono avventati sulla ricostruzione post-terremoto, ci sono ora le intercettazioni. Sono gli stessi costruttori al centro dell'inchiesta fiorentina su appalti e favori per il G8. Quelli che già dal pomeriggio del 6 aprile - il giorno del sisma costato la vita a 300 persone - si attivavano per mettere le mani sull'affare dove "adesso ci fanno carne di porco...". Uno scenario che emerge dal rapporto dei carabinieri del Ros (oltre 20 mila pagine) allegato all'ordinanza di arresto di Angelo Balducci, Diego Anemone, Mauro Della Giovampaola e Fabio De Santis. Sugli schizzi di fango all'Aquila sta indagando, da sette mesi, anche la Procura del capoluogo abruzzese: nei giorni scorsi il procuratore capo, Alfredo Rossini, ha chiesto ai magistrati di Firenze copia degli atti dell'inchiesta che vede indagato, assieme ad altre 23 persone, Guido Bertolaso. "Tanti sono venuti e si sono organizzati per fare speculazioni truffaldine", spiega Rossini. La presidente della Provincia Pezzopane: "Rendano pubblico l'elenco delle imprese appaltate". Segue

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