MILANO — Cappotto blu, gilet, camicia chiara. Parla al telefono, cammina con passo disinvolto, spavaldo. Senza chiudere la conversazione con il suo interlocutore al cellulare, si avvicina e si sente soltanto un’altra voce che dice: «Eccole restituite le sigarette...». Poi, in primo piano, una busta di cellophane con dentro alcuni documenti e un pacchetto di Marlboro. La segretaria, bionda e sorridente, prende l’involucro e scompare dall’inquadratura. È la tangente in diretta. Il video del consigliere comunale ed ex presidente della Commissione urbanistica di Milano, Milko Pennisi, che intasca una mazzetta nel centro della città, in una mattina qualsiasi, in mezzo ai passanti. In quel pacchetto di sigarette ci sono banconote da 500 euro arrotolate. Il video è stato registrato con una telecamera nascosta dall’imprenditore taglieggiato. Negli ultimi secondi del filmato si sente il consigliere che, proseguendo la conversazione al telefonino, domanda: «Ma tu nel fine settimana vai a Forte dei Marmi?».
Il retroscena del video venne rivelato poco dopo l’arresto di Pennisi, l’11 febbraio scorso. Fabrizio Pensa, detto Bicio, ex collaboratore di Fabrizio Corona e gola profonda dell’inchiesta «Vallettopoli», è il fotografo che ha prestato all’imprenditore Mario Basso la microtelecamera a bottone servita per videoregistrare la consegna della prima mazzetta al consigliere del Pdl, avvenuta a metà novembre dell’anno scorso. Fu lo stesso Basso a parlare della registrazione nella lunga denuncia presentata al pool dei magistrati guidati da Francesco Greco. «Bicio» Pensa per un po’ di tempo, in passato, ha collaborato con una delle società di cui Mario Basso è socio.
Nei giorni precedenti alla consegna della seconda tangente, quella per cui Pennisi è stato arrestato, anche Bicio si sarebbe fatto sotto con l’imprenditore. E così, in quel momento, Basso si sarebbe trovato sotto ricatto da Milko Pennisi (che esigeva la seconda parte della tangente pattuita) e nello stesso tempo perseguitato e minacciato dal fotografo. Negli sviluppi dell’inchiesta sull’ex presidente della Commissione Urbanistica, «Bicio » è stato poi indagato per tentata estorsione. L’ipotesi è che si sia servito del filmato per tentare di ricattare l’immobiliarista, con il quale c’erano dei pagamenti pendenti.
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