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13.12.09

PIAZZA FONTANA 2009- MANIFESTAZIONE A MILANO: ANCORA VERITA' TACIUTE


Ieri a Milano si sono svolte 2 manifestazioni in occasione dei quarant'anni dalla Strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969.
Due cortei separati:
Uno promosso dal Comitato permanente antifascista, con partenza alle ore 15.00 da Piazza della Scala.
Consideriamolo "istituzionale", vi erano i familiari delle vittime, i gonfaloni di Milano con il sindaco Letizia Moratti accompagnata da numerosi assessori e consiglieri comunali, i vessilli della Provincia, con il presidente Guido Podesta', quelli delle citta' di Napoli, Bologna, Firenze, nonche' di numerosi Comuni del Milanese. In fondo al corteo sventolano invece numerose bandiere di partito, quelle del Pd, del Partito socialista e molte bandiere rosse.


Il secondo, con concentramento alle ore 15.00 in Piazza Missori, promosso da: Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani,Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, Associazione culturale Punto Rosso, Teatro della Cooperativa, Associazione per non dimenticare Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, Associazione familiari e amici di Fausto e Iaio, Gli amici e i compagni di Luca Rossi, Osservatorio Democratico sulle nuove destre, Sinistra Critica, Lidia e Mario Franceschi, Rosa Piro mamma di Dax, Corsari Milano, Partigiani in ogni quartiere.

La partecipazione è stata notevole così come la presenza anche di giovani a testimoniare che la memoria  della Strage di Stato non è persa nonostante 40 anni e nessuna chiara sentenza di condanna dei mandanti materiali e occulti.

Entrambi i cortei hanno chiesto  che sia fatta luce sull'orrenda strage che diede il via alla "Strategia della Tensione" attraverso una catena di attentati e vittime che insanguinarono l'Italia per decenni.
Piazza Fontana non fu un evento isolato da quanto avvenne successivamente a Milano e nel resto del Paese, una strategia della tensione generata e realizzata attraverso i servizi segreti deviati e frange dell'estremismo eversivo di destra.
Nonostante non vi sia ancora una verità chiara di carattere giuridico, quella storica  e nota già da allora e negarla accomunando genericamente "tutte le vittime del terrorismo" porta alla revisione mistificatoria di un periodo storico del nostro paese e alla negazione della complicità degli apparati dello stato  che ebbero in quegli anni; non a caso l'insabbiamento della verità è ancora in corso e ne impedisce la scrittura completa e trasparente di quello che avvenne.
E' per questo che vi sono state due manifestazioni separate. 
Quella "istituzionale" che tenta di nascondere la memoria storica e dei milanesi e  quella che tale memoria non è disposta a dimenticare.
Il  comune di Milano spinge per eliminare  il riferimento dalla  lapide in cui si ricorda Pinelli come vittima della strage di stato e non suicida come si è cercato di far passare,, La Moratti si presenta il 12 dicembre in piazza a chiedere "la verità" sulla strage di Piazza Fontana? Ha ricevuto fischi.

I rappresentanti politici della provincia e della regione in nome della pace sociale tentano da anni di far passare la riconciliazione sociale accumunando tutte le vittime del terrorismo come vittime di una stessa genesi negando le verità storiche e vengono in piazza a chiedere "verità"? Hanno ricevuto fischi.

I pentiti del terrorismo hanno aiutato a comprendere quanto avvenne in quegli anni, ma ancora manca la verità delle complicità dei servizi segreti con il terrorismo nero quali artefici di una linea di sangue che partì proprio da Piazza Fontana. 

La  piazza è stata transennata per non disturbare la commemorazione ufficiale, proprio in occasione del quarantesimo della strage, impedendone l'accesso ai milanesi che NON DIMENTICANO.

Atto di grave negazione della democrazia e della piazza alla gente che ha manifestato in modo compatto e numeroso perchè proprio la memoria non sia  dimenticata.
Così è stato un atto doveroso e giusto far sì che proprio il luogo storico della strage fosse aperto a chiunque fosse in piazza per ricordare che LA STRAGE E' DI STATO.

PIAZZA FONTANA 2009- MANIFESTAZIONE A MILANO: ANCORA VERITA' TACIUTE


Rainews24 ... Due cortei, quello istituzionale e quello della sinistra radicale, hanno sfilato per la citta' divisi soprattutto per il ricordo dell'anarchico Giuseppe Pinelli, morto in questura dopo due giorni di interrogatorio, e sulla 'lettura politica' dell'eccidio. Lo striscione con la scritta 'La strage e' di Stato' ha aperto il corteo della sinistra antagonista, un'interpretazione che, soprattutto nelle istituzione, non tutti condividono. (e come mai? n.d.r.) 

Non ho visto nessuna ripresa del corteo non istituzionale in TV RAI, ecc....

p.s. 
che vuol dire "sinistra antagonista" ? 
c'è un'altra sinistra complice?  
o c'è un centro-sinistra e una sinistra e basta?

Luciana P. Pellegreffi

VEDI: STRAGI DI STATO

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