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22.12.09

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO BOCCIA L'ORDINE DEL GIORNO SULL'ACQUA PUBBLICA



Vi segnalo l'ordine del giorno sul tema “acqua” presentato in consiglio provinciale di Milano dall'opposizione e bocciato dalla maggioranza del centrodestra nella seduta del 21 dicembre scorso.


ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO PROVINCIALE 21 dicembre 2009

Premesso che

  • L’acqua è un bene raro e da preservare con tutti i mezzi. Oggi più che mai deve diventare un diritto universale da garantire a ciascun individuo. In quanto tale non deve essere assoggettabile alle ordinarie dinamiche del mercato e dell’equilibrio monetario determinato esclusivamente dall’incontro di domanda e offerta; 
  • il grado di reale effettività del diritto universale all’acqua si misura solo attraverso le modalità con cui il servizio idrico, in concreto, viene organizzato e gestito; 
  • l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente affermato nell’"Indagine conoscitiva sulle politiche di privatizzazione” che «gli investimenti di potenziamento e manutenzione delle infrastrutture dedicate ai servizi pubblici impongono decisioni che, per rappresentare il preminente interesse generale al corretto utilizzo e allo sviluppo più efficiente, devono necessariamente proiettarsi verso orizzonti temporali che spesso sono troppo estesi per essere congruenti con scelte razionali di operatori privati», senza contare che «il beneficio marginale per il gestore privato derivante dalla realizzazione di una nuova infrastruttura, può essere inferiore al beneficio sociale per la collettività degli utenti proveniente da tale investimento, con conseguente disincentivo ad assicurare l’universalità del servizio veicolato»;  
  • premessa indispensabile per rendere effettivo tale diritto universale è perciò che la proprietà e la gestione delle reti e degli impianti dedicati al servizio idrico siano interamente pubbliche; 
  • le infrastrutture idriche costituiscono infatti oggi un patrimonio delle nostre comunità, finanziato, in quanto monopoli naturali, da prelievi di fatto obbligati e, di conseguenza, l’eventuale ricchezza prodotta da tali beni deve ricadere sulle collettività che hanno contribuito a generarla;
  • l’Autorità d’Ambito della Provincia di Milano ha organizzato e affidato la gestione del servizio idrico in coerenza con tali premesse, al fine di rendere effettivo ed esigibile il diritto di ciascuno all’acqua in condizioni di equità, solidarietà (anche rispetto alle generazioni future) e universalità 

preso atto che

  • le recenti novità legislative e i recenti pronunciamenti della Corte costituzionale hanno introdotto, in materia di servizio idrico, un oggettivo stato di incertezza normativa che rischia di frustrare le decisioni assunte fino ad oggi dalla Conferenza d’Ambito; 
  • il Parlamento europeo ha più volte ribadito la necessità che l’organizzazione e la gestione delle risorse idriche debba in ogni caso «basarsi su un’impostazione partecipativa ed integrata che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali delle politiche in materia di acqua a livello locale e in modo democratico»;

impegna il Presidente della Provincia

  • ad adoperarsi, in piena coerenza con le linee programmatiche presentate a inizio mandato, ad aumentare per quanto possibile gli investimenti per la qualità del servizio idrico, difendendo la proprietà pubblica dell’acqua; 
  • a porre in essere ogni atto indispensabile a non vanificare il lavoro svolto fino ad oggi a difesa del ruolo pubblico nel sistema idrico; 
  • ad agire in modo da affermare la centralità della Provincia e dei Comuni in tema di politica dell’acqua, sia per le dirette competenze che nell’indirizzo politico complessivo, anche in relazione ad altri livelli istituzionali; 
  • sviluppare in tempi celeri un rapporto diretto, improntato al dialogo istituzionale e al confronto, con tutti i Comuni della Provincia sul tema dell’acqua, anche prevedendo una riconvocazione della Conferenza d’Ambito entro i primi mesi del 2010.

Sostenuto dai Gruppi Consiliari PD, IDV, Lista Penati, UDC,  Lista Civica un'Altra Provincia-Prc-Pdci.

Loro non mollano, noi nemmeno e teniamo viva la memoria

ACQUA BENE COMUNE NON MERCIFICABILE


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Luciana P. Pellegreffi

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