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15.11.09

DAL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO: PROBLEMI GRAVI E PODESTA' STA A GUARDARE


“Acqua pubblica, rifiuti, pendolari, crisi aziendali: i problemi esplodono e il Presidente sta a guardare”


Milano, 13 novembre 2009. Nel corso del Consiglio provinciale di ieri pomeriggio, il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un'Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti, ha dichiarato:
 
“Sono passati ormai cinque mesi dall’insediamento della nuova giunta ed ormai è chiaro: Podestà e i suoi Assessori non sono in grado di proporre delibere al Consiglio. Mentre i problemi del territorio, dalle crisi aziendali ai problemi dei pendolari del sud Milano esplodono, la Giunta e il suo Presidente stanno a guardare, senza prendere decisioni ed iniziative concrete a favore dei cittadini.
Siamo innanzi all’ennesima seduta in cui il Presidente Podestà, nonché “super Assessore” con diciannove deleghe (Ambiente, Cave, Bonifiche, Risorse naturali e idraulica, Energia, Rapporti istituzionali, Relazioni internazionali, Accordi di programma con Stato-regioni ed Enti locali, Tavolo Milano, Città metropolitana, Comunicazione, Società e Consorzi partecipati, Università, Ricerca scientifica e Innovazione, Poli di eccellenza, Lotta all'usura, Idroscalo, Rapporti con il Volontariato, Benessere animali) è assente.
E’ da ben settanta giorni che sto aspettando una risposta a due interrogazioni essenziali sulle quali sarebbe invece opportuno che l’Assessore all’Ambiente Podestà rispondesse subito.
Primo: cosa intende fare la Giunta in merito all’inceneritore di Mediglia? Abbiamo saputo che qualche settimana fa c’è stato un incontro tra Podestà e le amministrazioni locali di Mediglia e Tribiano. Perché il Presidente non ha ritenuto opportuno nemmeno informare i Comuni confinanti di Colturano, Pantigliate e Paullo? E’ forse una questione di colore politico? Sarebbe ora che Podestà incalzasse la Regione per chiudere questa questione definitivamente, con provvidenti amministrativi di bocciatura irreversibile del gassificatore/inceneritore di Mediglia e per evitare che si ripeto lo scempio della discarica di Inzago (tutti contrari ma poi regione Lombardia ha autorizzato).
La seconda mia interrogazione che giace da agosto nei cassetti del Presidente è quella che riguarda l’acqua pubblica e le società partecipate. Il Parlamento sta privatizzando l’acqua e il Presidente della più importante Provincia italiana cosa fa? Non si confronta con il Consiglio, non risponde alle interrogazioni e non promuove iniziative. E’ inaccettabile.
Con un interrogazione ho poi chiesto cosa la Provincia intende fare per dare una risposta ai pendolari del sud-est Milano che hanno lamentato pesanti disservizi nel trasporto pubblico.
Ultimo, ma non ultimo, sarebbe necessario che la fantomatica “Unità di crisi della” Provincia cominciasse ad affrontare le crisi aziendali nel suo insieme con un disegno generale e con una proposta a livello provinciale. E’ insufficiente, anche se doveroso, pensare di continuare ad esaminare caso per caso, senza, oltretutto, raggiungere molte realtà.
E’ ora che il Presidente e la sua Giunta si mettano seriamente al lavoro, non possiamo accettare che la nostra Provincia diventi il fanalino di coda delle Province italiane”.


Luciana P. Pellegreffi

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