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24.8.09

SCUOLA - LETTERA APERTA ALLA RAI




Dalla rete: pubblico questa lettera aperta sul tema della riforma Gelmini.

"Tra qualche giorno, migliaia di lavoratori della scuola non saranno più nel loro abituale posto di lavoro, per gli effetti prodotti dalla legge finanziaria che ha compreso quella che impropriamente è stata definita 'riforma' della Scuola, a firma del ministro Mariastella Gelmini. 
E proprio in questi giorni, questi stessi insegnanti e il personale tecnico stanno energicamente protestando per riguadagnare e difendere il diritto al lavoro, sancito dalla nostra Costituzione, ma negato dall'attuale governo. 
Si tratta di proteste localizzate e organizzate, a Taranto, Salerno, Napoli, Arezzo, Agrigento...
Il silenzio che il servizio pubblico televisivo sta adottando, relativamente a queste proteste, rientra - come sappiamo - nella linea editoriale di marca censorea imposta alla Rai dall'attuale governo. 
Facciamo presente che la Rai dovrebbe essere un servizio di Stato e non di governo (Radio-Televisione-Italiana e non Radio-Televisione-Governativa). Le informazioni sul mondo della scuola che la Rai ha fornito in questi giorni hanno riguardato esclusivamente la questione dei docenti di religione e il loro diritto di partecipazione nella formazione del credito dello studente, facendo credere che l'unico intoppo nella scuola pubblica fosse questo. Per inciso, vorremmo ricordare che i docenti di religione vengono pagati dallo Stato italiano, pur non essendo stati nominati dal ministero, bensì dalla curia.
Il vero problema della scuola pubblica italiana, pertanto, non è l'ora di religione, ma il profondo taglio del personale che graverà sulla qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento, oltreché sull'aspetto occupazionale.
Come servizio pubblico, la Rai ha il dovere civile e morale di informare i cittadini delle proteste di cui sopra e dei veri problemi della nostra scuola. Un taglio di oltre 40 mila unità non può essere taciuto. Siamo di fronte al più imponente licenziamento di massa mai registrato in Italia.
In qualità di cittadini italiani e abbonati Rai, desideriamo chiamare in causa la Rai, i suoi dirigenti e tutti i redattori pubblicisti, affinché emerga chiaramente la grave situazione della scuola pubblica italiana e venga dato spazio alle proteste che il personale della scuola sta attuando. Chiamiamo in causa la coscienza di tutti i responsabili dell'informazione televisiva, ricordando loro che la scuola è un istituto di educazione e di formazione, anche per i loro figli".


p.s. aggungo questo indirizzo di RAI 1 al quale poter inviare la mail 


Luciana P. Pellegreffi

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1 commento:

  1. L'articolo originale è questo: http://italianimbecilli.blogspot.com/2009/08/scuola-lettera-aperta-alla-rai.html

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