Nel paese in cui la libertà d'informazione è dipendente del potere politico ed economico, cerchiamo di tenere attivi i nostri neuroni al pensiero, alla critica, alla distribuzione della libera informazione.

Pagine

24.8.10

MILANO: CHE FINE FANNO I DIPENDENTICOMUNALI COINVOLTI NELLE INDAGINI? LA SOLITA PROMOZIONE?


Speriamo vivamente che il  Sindaco Moratti affronti senza indugi e con provvedimenti cautelativi la questione dei dipendenti e dei rappresentanti del Comune coinvolti nelle indagini, a partire dai "più alti in grado" in giù.

Basilio Rizzo, consigliere comunale ricorda che "non ci fu mai comunicato che il comandante della Polizia Municipale Bezzon fosse stato "sollevato" dall'incarico, per scelta politico-amministrativa. Forse hanno voluto risparmiarci il trauma".
E aggiunge che non è una grande scelta di "rottura" né appare di grande buon senso, aver messo chi si fosse macchiato di colpe nell'esercizio delle sue funzioni quale responsabile dei corsi di formazione degli agenti di Polizia Locale.
I cittadini si chiedono che buoni insegnamenti avrà potuto dare?
Che leva di "ghisa" avrà formato?
-------------
Milano/ Mazzette dei locali alla moda ai vigili: indagato il comandante Bezzon - Giovedí 23.07.2009
Hai la licenza scaduta? Nessun problema. Le uscite di sicurezza non a norma? No problem. Irregolarità di qualunque tipo? Niente preoccupazioni. Secondo la Procura a Milano ci sarebbe in atto un enorme giro di mazzette, tra locali alla moda e Palazzo Marino. Indagato sarebbe addirittura il comandante dei vigili urbani Emiliano Bezzon, che ha ricevuto ora l’avviso di garanzia. Ma l’elenco è lungo: 15 nomi. Silvano Baselli (responsabile del servizio Pianificazione e sviluppo ed ex segretario della Commissione comunale di vigilanza), il direttore generale del Demanio, Giuseppe Pannuti, il direttore del settore Demanio e patrimonio, Laura Mari, l’ex ispettore dei vigili del fuoco Luigi Esposito.

Il quadro tratteggiato dal pm Frank Di Maio (l'inquirente che ha indagato sulla cocaina nei locali di Milano, stralcio del caso Corona) comprende anche i proprietari della discoteca Toqueville di zona corso Como, Carlo Bondavalli e Roberto Nigro, e quello del bar Bianco, locale trendy all’interno del parco Sempione, Michele Cilla. Le accuse, a vario titolo, parlano di concorso in concussione, corruzione, abuso d’ufficio, rivelazioni del segreto d’ ufficio e favoreggiamento personale. Fonte

Nessun commento:

Posta un commento

Nome Cognome

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.