L'acqua è un bene prezioso, per nulla scontato, indispensabile alla vita di ogni forma vivente sul pianeta, per tanto non può essere trattata come una qualunque lerce, privatizzata e venuta.Eccovi la seconda parte del tema: L'ACQUA E' ORO".
2. Acqua di rubinetto, la conosci?
2. Acqua di rubinetto, la conosci?
Il Decreto Lgs. 31/2001 e successive modifiche (D. Lgs. 27/2002) relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano siano salubri, pulite, non contaminate da microrganismi e parassiti, né da sostanze in concentrazioni tali da rappresentare un pericolo per la salute dei cittadini; devono cioè soddisfare una serie di requisiti minimi sia dal punto di vista microbiologico che da quello chimico.
Per le acque fornite alle abitazioni, tali parametri devono essere garantiti al punto di consegna, cioè al punto di connessione con l’impianto condominiale. Ciò significa che le tubature che da esso partono e arrivano ai rubinetti domestici, sono in gestione al condominio che deve provvedere alla loro buona conservazione e manutenzione.
Non è un aspetto secondario dato che l’acqua che esce dal rubinetto le attraversa e se non sono in buone condizioni modificano la qualità dell’acqua.
Pochi sanno che l’acqua dei nostri rubinetti è spesso acqua oligominerale, cioè con un contenuto di residuo fisso al di sotto di 500 mg/l o medio minerale, residuo compreso tra 500 e 1.500mg/l.
Pochi sanno che l’acqua dei nostri rubinetti è spesso acqua oligominerale, cioè con un contenuto di residuo fisso al di sotto di 500 mg/l o medio minerale, residuo compreso tra 500 e 1.500mg/l.
Alcune acque minerali in commercio superano i 1.500 mg/l, sono ricche di sali minerali e sarebbero da bere sotto controllo medico.
Molti acquedotti forniscono acqua minerale, ma per legge non possono definirla «naturale» come dimostra lo strano caso del Consiag (l'acquedotto di Firenze, ndr) accusato da Mineracqua (l'associazione dei produttori di acque minerali) di usurpare la denominazione "acqua minerale naturale".
Molti acquedotti forniscono acqua minerale, ma per legge non possono definirla «naturale» come dimostra lo strano caso del Consiag (l'acquedotto di Firenze, ndr) accusato da Mineracqua (l'associazione dei produttori di acque minerali) di usurpare la denominazione "acqua minerale naturale".
Per conoscere la qualità della tua acqua chiedi l’analisi al tuo amministratore di condominio, o cerca in rete il tuo ente fornitore e il tuo comune, troverai il certificato d’analisi confrontato con i parametri di legge.
Tra questi per legge devono essere assenti: Escherichia coli ed Enterococchi; arsenico, benzene cianuro, rame piombo, nitrati (residui di fertilizzanti e scarichi civili e industriali) non devono superare i 50 mg/l.
Il decreto 31 fissa la frequenza dei controlli che l’Asl deve effettuare su ogni pozzo in funzione del volume giornaliero di acqua distribuita.
Se vi è anche un solo parametro non conforme, l’Asl manda una comunicazione al gestore per effettuare verifiche e prendere i provvedimenti del caso.
Se vi è anche un solo parametro non conforme, l’Asl manda una comunicazione al gestore per effettuare verifiche e prendere i provvedimenti del caso.
A Milano, ad esempio, i controlli effettuati sono 2 al giorno, vengono effettuate 21.000 analisi e 3.000 circa verifiche all’anno su pH, durezza e ossidabilità.
Problema diverso è l’irresopnsabilità di alcune aziende che gestiscono gli acquedotti, colpevoli di distribuire consapevolmente acque inquinate in rete.
Nel 2007 si presentò lo scandalo di Val Pescara in Abruzzo, dopo la scoperta di discariche abusive di rifiuti tossici a Bussi (Pescara) che inquinarono i pozzi di S. Angelo
MITI DA SFATARE
MITI DA SFATARE
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la durezza dell’acqua che provoca le incrostazioni di calcare sugli elettrodomestici non è pericolosa per l’organismo.
Non è una causa dei calcoli renali e ha, invece, “un effetto protettivo nei confronti dell’insorgenza delle malattie cardiovascolari” (marzo 2007), tanto che l’OMS ha raccomandato agli stati di emettere linee guida per regolamentare la desalinizzazione delle acque destinate al consumo umano.
FILTRI
FILTRI
La poca conoscenza dell’acqua di rubinetto ha fatto crescere e le molteplici pubblicità su filtri e apparecchi per il trattamento domestico dell’acqua che per legge non possono essere chiamati depuratori perché l’acqua del rubinetto è già depurata.
Bisogna porre attenzione sull’eventuale acquisto di queste apparecchiature a seconda delle loro caratteristiche, infatti l’acqua garantisce all’organismo il contributo fondamentale di sali minerali e quindi un’eccessiva demineralizzazione prodotta da alcuni di essi fornirebbe acqua controindicata per bambini e anziani che, al contrario, necessitano maggiormente di sali minerali come il calcio.
Per eliminare il gusto di cloro, se avvertito, è sufficiente lasciare decantare l’acqua per almeno mezz’ora.
Ovviamente nessuna acqua contiene grassi e quindi sono tutte a calorie zero!
INIZIATIVE SULL'ACQUA DI RUBINETTO
SEGNALA I LOCALI CHE SERVONO ACQUA IN BROCCA E CHI SI RIFIUTA DI FARLO
IMBROCCHIAMOLA
Meglio bere l'acqua in bottiglia o del rubinetto?
Riqualifichiamo l’acqua potabile, ridurremo i rifiuti: 5 miliardi di bottiglie/anno da nel nostro paese, ridurremo l’inquinamento causato dalla produzione, dallo smaltimento dei rifiuti e dal trasporto su strada ed è comoda: ce l'hai in casa!
Per saperne di più:
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Luciana P. Pellegreffi
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