I continui attacchi alla libertà d’informazione, compresa quella in rete, si sono manifestati recentemente addirittura con le denunce del capo del governo contro "la Repubblica" e “L’Unità” e alcune testate straniere; evento unico a livello mondiale.
Non è accettabile in nessun paese democratico che il capo del governo:
- critichi la stampa o la TV di Stato nell’attuazione del diritto di critica;
- chiami i giornalisti delinquenti,
- attacchi economicamente i mezzi di comunicazione (non suoi) chiedendo pubblicamente di spostare gli investimenti economici per la pubblicità su giornali e TV amiche del governo (suoi);
- non accetti di rispondere a domande poste dai giornalisti, ma a lui non “gradite”.
Le vicende legate sia alle nomine RAI che alle censure effettuate da RAI1, l’espulsione di giornalisti scomodi dalle TV di Stato, il tentativo di “normalizzare" RAI3, non fanno che mettere ulteriormente a repentaglio la libertà d’informazione e quindi la libertà stessa dei cittadini e la democrazia del paese.
L’alzarsi dello scontro è coerente con “Il piano di rinascita democratica” della P2, che v’invito a leggere con attenzione, di subordinazione e controllo dell’informazione quale strumento di condizionamento dell’opinione pubblica per la gestione politica ed economica del paese.
Chi non parla di conflitto d’interesse complice è !
La conoscenza ci consente di scegliere consapevolmente
e quindi di essere liberi.
Vi segnalo l'iniziativa promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana chiedendovene la massima diffusione e partecipazione.
"L'informazione non si fa mettere il guinzaglio": sabato 19 settembre la Federazione Nazionale della Stampa Italiana organizza una manifestazione a Roma. Libertà e Giustizia: "Anche noi in piazza per la libera informazione"
C’è un allarme che sta diventando molto alto nel Paese. Non solo disegni di legge bavaglio ma anche azioni forti in sedi giudiziarie e manifestazioni pubbliche che hanno l’oggettivo risultato di costituire una minaccia per chi fa informazione ritenuta non gradita. L’informazione non si farà mettere il guinzaglio.
Il mondo dell’informazione, assieme al mondo del lavoro e alla società civile, è chiamato a scongiurare questo pericolo. C’è bisogno urgente di riassumere e promuovere la consapevolezza piena della funzione dell’informazione quale pilastro di ogni democrazia; una funzione che è anche politica ma che non appartiene alla disponibilità del potere.
E’ una materia che va sottratta, prima che sia troppo tardi, alle contingenze dei virulenti contrasti politici e che impone pertanto il rispetto dei principi legali e sociali di convivenza di cui è parte integrante.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che sia necessaria, quindi, una reattività civile nella considerazione che l’informazione è libertà; ogni ferita che essa subisce determina una attenuazione della libertà di tutti.
E’ indispensabile che l’informazione possa dare una rappresentazione permanente della vita del Paese, nella pluralità dei punti di vista e di tutte le rappresentanze sociali e culturali e ne racconti liberamente i successi e i problemi. Nei prossimi giorni la Fnsi definirà il programma della manifestazione con le organizzazioni copromotrici dell’iniziativa. Giovedì della prossima settimana si riunirà a Roma la Giunta esecutiva federale.
Libertà e Giustizia, con il presidente onorario Gustavo Zagrebelsky, la presidente Sandra Bonsanti, il consiglio di presidenza e quello di direzione, i garanti e l'associazione tutta, aderiscono alla manifestazione nazionale indetta dalla FNSI, a Roma per la libera informazione.
x info
APPELLO PER L'ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE
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Luciana P. Pellegreffi
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