Nel paese in cui la libertà d'informazione è dipendente del potere politico ed economico, cerchiamo di tenere attivi i nostri neuroni al pensiero, alla critica, alla distribuzione della libera informazione.

Pagine

1.8.09

ARRIVA LA PILLOLA RU486 – IL VATICANO MINACCIA - PER FAVORE SCOMUNICATEMI ! - ISTRUZIONI PER L’USO


L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) approva l’immissione in commercio in Italia, votazione 4 a 1, della pillola Ru 486, già in commercio in diversi altri Stati.
A favore hanno votato: il presidente Sergio Pecorelli e i consiglieri Giovanni Bissoni, Claudio De Vincenti e Gloria Saccani Jotti, contrario
Romano Colozzi, assessore alle Risorse e Finanze della Regione Lombardia.
La Ru486, sarà usata in ambito ospedaliero ed utilizzata entro la settima settimana di gravidanza.
Potremmo ora essere soddisfatti, finalmente l’Italia si adegua alle innovazioni della ricerca in questo ambito, per altro già in uso da anni in altri paesi europei, ma …

Nel nostro paese risieda lo
Stato del Vaticano ed esso non perde occasione per far pesare continuamente le proprie convinzioni, anche con minacce, dimenticando che l’Italia è una Repubblica LAICA come sancito dalla nostra Costituzione.
Come sottolineato dall'art. 4 della
sentenza n.203 della Corte Costituzionale, per la Costituzione Italiana la laicità è un "principio supremo dello Stato", che si struttura negli artt. 7, 8 e 20; "il principio di laicità, quale emerge dagli artt. 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione, implica non indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni, ma garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale."
Oltre a ciò va considerato che le leggi che governano questo paese sono sovrane e devono essere considerate tali da qualunque altro stato estero, compreso quello del Vaticano.
In altre parole non sono accettabili le continue interferenze del Vaticano sulla sovranità della nostra Repubblica.

Ancor prima del responso dell’AIFA, il Vaticano era tornato all'attacco appoggiando le preoccupazioni espresse, certamente non casuali, dalla sottosegretario al Welfare
Eugenia Roccella la quale ricordava le 29 morti tra donne in vari Paesi del mondo causate dalla Ru486. (prego soffermarsi sulla casistica mondiale n.d.r.).

Non soddisfatto di ciò, monsignor
Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita ha informato che vi sarà la scomunica per le donne che vi fanno ricorso così come per i medici che l’hanno prescritta e per tutti coloro che spingono al suo utilizzo.
Sgreccia ci informa che è rimasto allibito dall'atteggiamento dell'AIFA e che spera che ci sia un intervento sospensivo da parte del governo e dei ministri competenti perché la pillola abortiva RU486 non sarebbe un farmaco, ma un veleno letale e che vi sarebbe un’aggravante che dovrebbe far riflettere anche chi appoggia la legalizzazione dell’aborto chirurgico, ed è il rischio per la madre; la RU486 sarebbe quindi una sostanza non a fine di salute, ma a fine di morte.
Sgreggia dovrebbe ricordare che i temi come quello della Ru486 non sono temi da crociata ideologica e che la validità di un farmaco è stabilita da organismi tecnici a ciò deputati dello Stato Italiano.

Mi sembra doveroso integrare con la situazione dell’aborto in Italia, data la stretta correlazione con la pillola RU486 e alla salute delle donne che stanno tanto a cuore al Vaticano.

ABORTI CLANDESTINI

Dalla relazione annuale presentata al Parlamento dal sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella sull'applicazione della 194, provvedimento che regola l'aborto in Italia, si apprende che gli aborti clandestini in Italia sarebbero stimati in 15.000, 150.000 interruzioni di gravidanza fatte in silenzio, fuori da ogni regola e lontane dalla corsie d'ospedale dove la legge 194 prevede che questo intervento venga eseguito.
Gli aborti 'fantasma' riguarderebbero soprattutto il Meridione, e non sarebbero aumentati negli ultimi tre anni. "Si conferma la contemporanea diminuzione dell'abortività legale e clandestina tra le donne italiane: quest'ultima era stata stimata in 100.000 mila interventi nel 1983".

ABORTI LEGALI

Sono stati 121.406 gli aborti volontari in Italia nel 2008, il dato provvisorio è comunque in calo rispetto al 2007 (-4,1% con 126.562 casi) e rispetto al 1982 il calo è del 48,3%, anno in cui si verificò il dato più alto di 234.801 casi; segno che la legge 194 funziona.
E’ in aumento il numero di aborti effettuati da cittadine straniere, 32,2% nel 2007, rispetto al 2006 quando era del 31,6%.
Cala invece il tasso di abortività per le minorenni, pari a 4,8 per mille nel 2007, rispetto al 2006 quando era del 4,9 per mille.

OBIEZIONE DI COSCIENZA DEI MEDICI

E’ preoccupante l’obiezione di coscienza dei medici che è in costante aumento: 70,5% dei ginecologi contro il 58,7% nel 2005 e il 69.2% del 2006.
Medesima situazione per i medici anestesisti nei 3 anni considerati: dal 45,7% al 52,3%, e per il personale non medico dal 38,6% al 40,9%.
Percentuali superiori all'80% si osservano tra ginecologi nel Lazio: 85,6%, Basilicata: 84,1%, Campania 83,9%, Sicilia 83,5% e Molise.
Anche per gli anestesisti i valori più alti sono al Sud, con picchi oltre il 77% in Molise e Campania e più bassi in Toscana: 29% e Trento: 31,6%.

Ma l'obiezione di coscienza sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) assicura Roccella, non ha una diretta incidenza nel ricorso all'aborto perché in media, i tempi d'attesa tra rilascio della certificazione e intervento sono diminuiti e la 194 ha dato buoni frutti, non credo ci sia bisogno di rivederla.
Evidentemente, dovrebbero essere maggiormente sviluppati i servizi sociali preposti all’intervento di prevenzione e educazione alla contraccezione in particolar modo in quelle regioni in cui il tasso d’immigrazione è più elevato.

I servizi pubblici forniti dai CONSULTORI FAMILIARI sono stati invece sottoposti a revisione e ridimensionamento nel 2007.
La Regione Lombardia, ad esempio, avrebbe più di altre regioni bisogno di potenziare questo servizio, ma in realtà ha fatto l’esatto contrario crollando ad un tasso di 0,5 consultori ogni 20.000 abitanti (Italia 0,7; Piemonte 0,8; Veneto 0,6; Liguria 1,1; Emilia 1,1; Toscana 1,1... il quadro completo sul web del Ministero Salute; http://www.ministerosalute.it/ lo standard fissato dal Progetto Obiettivo Materno Infantile del 1998 è di 1 consultorio ogni 20.000 abitanti).
Con le sue delibere di “riordino” la Regione Lombardia ha drasticamente ridotto il numero dei consultori: nel 1997 erano 288, nel 2007 erano 207: un taglio del 28%.
L’ipotesi del “riordino” contava su una forte crescita dei consultori privati, crescita che non c’è stata nella misura sperata perché si tratta di un’attività non così remunerativa come altre.
AUTODENUNCIAMOCI E RICHIEDIAMO LA SCOMUNICA


* La Repubblica Italiana è uno Stato Laico - Costituzione.
* Il Vaticano è uno Stato estero che deve rispettare la sovranità del nostro paese e delle sue leggi.
* I cattolici sono una parte del Popolo italiano e il loro credo non può ergersi a credo universale imposto nei suoi valori a tutti i cittadini.
* Non sono accettabili minacce atte a condizionare l'apprevazione delle leggi italiane
* Il cittadini italiani minacciati di scomunica sono le donne che utilizzeranno la RU486, i medici nell'adempimento del loro mandato e tutti coloro che spingono al suo utilizzo - ergo: tutti coloro che non condannano l'uso della RU486.


APPELLO

chiediamo la scomunica autodenunciandoci quali sostenitori della RU486 e della laicità dello Stato

mandiamo messaggi e richieste:

via fax alla Pontificia Accademia per la Vita - Via della Conciliazione 1 - 00193 Roma Tel. +39 06 69882423 / 06 69881693 Fax +39 06 69882014

via email al link presente su quel
sito

Se volete segnalate qui il vostro intervento
vedi anche
Facebook

Luciana P. Pellegreffi

Translation services

Nessun commento:

Posta un commento

Nome Cognome

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.