di Giandiego Marigo
Come vi si racconta povertà?Non c'è, sapete. nessuna nobiltà
in denti rotti in bocca
né sdegnoso distacco, nel non aver vestiti
non Valentino vestito di nuovo
nessuna brocca di biancospino
nessuna tenerezza, né dolcezza
non né mediazione o compromesso
non c'è molta poesia nella paura!
La compassione poi dà persin fastidio
non c'è gloria in una camera ammuffita
in un armadio di vestiti smessi
tutti più larghi o stretti
di quanto poi non serva.
Tutti vecchi e dismessi
tutti che ti qualificano
poi, per quel che sei
nessuno e niente.
Fuori dal tempo, inelegante, povero!
Non c'è nulla di epico
nel perder casa, nel non averla affatto
nel non veder futuro!
Non c'è interesse in voi,
che fate solo finta, d'ascoltare.
Nulla di eroico o di spirituale
ed è persin difficile da dire.
Nessun piacere si prova
nel narrare d'impotenza e dolore
Non c'è interesse, certo in chi t'ascolta
non è una bella storia
non c'è pathos, poca o nulla suspance
si rappresenta solo il fallimento
morta speranza
fa solo un po' paura, nulla di bello.
Come posso spegarvi umiliazione
se non ci son parole,
se non c'è il modo giusto a raccontare.
Se a volte è impossibile ascoltare?
Come posso spiegarvi
il rinunciare alla socialità
per la vergogna, della tua bocca
del tuo vestito vecchio e stretto
di anni ed anni...in cui
hai disimparato a stare insieme
per te è normale il scegliere
un vestito, per uscire di nuovo
questa sera
chi sono io...il pezzente
per dire a te che no!
non è normale, anzi è dolore
e persino umiliazione?
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sì, non c'è poesia nella povertà; la poesia potrebbe esserci nella eliminazione della povertà.
RispondiEliminaciao
Lascio un link per un'interessante storia di povertà e degrado. La storia è la mia niente di nuovo. Gilberto Mattei, Monfalcone
RispondiEliminahttp://matteimonfalcone.beepworld.it/index.htm
Credo che ci ha perso da questa situazione, dove il 20 % degli italiani stà lentamente ed inesorabilmente divvenendo poveri ( povertà assoluta), non siano solamente questa parte della popolazione del nostro paese. Tutto questo rappresenta la vittoria dell'egoismo e dell'indifferenza che abbiamo nei confronti del nostro prossimo. Quindi la prevaricazione del prossimo con gli aspetti più meschini dell'essere umano.
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