Stefano Caldoro (Adnkronos)
Napoli - (Adnkronos) - Il presidente della Campania, indagato nell'inchiesta della Procura di Napoli per epidemia colposa, ha dichiarato: ''Non ci sto a pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei Comuni. La Regione ha fatto la sua parte ma ora lascia i tavoli istituzionali''. Raccolta attiva 24 ore su 24: per strada circa 1.700 tonnellate di rifiuti: De Magistris: regia dietro ai roghi (VIDEO)
Napoli, 26 giu. (Adnkronos) - ''Non ci sto, non ci sto, non ci sto". Lo ha detto il presidente della Campania Stefano Caldoro, in una conferenza stampa sul tema dei rifiuti.
Caldoro, indagato nell'inchiesta della Procura di Napoli per epidemia colposa, ha spiegato: ''Non ci sto a pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei Comuni, responsabilità anche perduranti ancora oggi", ha detto. "Non ci sto a pagare le colpe dei ricatti e del boicottaggio della camorra", poi ancora il terzo "rispetto ai comportamenti irresponsabili, di fronte a questa emergenza nazionale, della Lega Nord". A proposito del Carroccio, Caldoro definisce "la posizione della Lega incomprensibile e inaccettabile". "Come Regione Campania - ha rimarcato Caldoro - noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo mentre altri no, a partire dai Comuni e anche il governo con l'inaccettabile posizione della Lega".
''La Regione - ha aggiunto - ha fatto tutta la sua parte, avendo poteri minimi e residuali". E "da questo momento - ha annunciato Caldoro - la Regione Campania esce dai tavoli istituzionali locali e con il governo nazionale". La decisione del presidente Caldoro "non è una protesta, ma una messa in mora". "Se si è a un tavolo e si fa quello che si deve fare, è giusto pretenderlo anche dagli altri - ha spiegato - Uscire dai tavoli ci mette in condizione di fare il nostro lavoro in piena libertà".
Sul fronte della raccolta dei rifiuti si registra una riduzione della spazzatura sulle strade. "Grazie ad un'attività di raccolta incessante, oggi si registrano 1720 tonnellate di rifiuti per strada, mentre ieri erano 1850. Tenendo conto che si sta procedendo ad un impegno di 24 ore su 24, dovremmo scendere sensibilmente anche oggi'', ha spiegato in una nota il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano.
''La situazione resta critica, ma da quattro giorni continuiamo a registrare una diminuzione del numero di tonnellate di rifiuti in strada - prosegue - E' di fondamentale importanza, però, che da domani la Regione liberi il transito verso le altre province, come si era impegnata a fare nei giorni scorsi in sede istituzionale, e autorizzi i mezzi della città di Napoli a sversare". "Senza questa disponibilità e senza l'approvazione del decreto da parte del Governo - prosegue Sodano - la situazione si aggraverebbe di nuovo, vanificando tutti gli sforzi compiuti fino ad ora''.
Oggi i prelievi hanno riguardato in particolare il centro città, la zona turistica dove si è verificato il maggior numero di atti vandalici negli ultimi giorni, con roghi e blocchi stradali da Corso Umberto a via Duomo, ma anche in via Santa Lucia e Via Foria. Restano in difficoltà i quartieri flegrei di Fuorigrotta e Pianura, nella periferia occidentale della città. A Pianura, in particolare, si ripetono da diverse notti blocchi stradali con spazzatura riversata in strada a Via Montagna Spaccata, lunga arteria che unisce il quartiere napoletano all'adiacente comune di Quarto.
Aumentano gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme appiccate ai cumuli di rifiuti. In 13 ore i pompieri hanno eseguito 75 interventi tra Napoli e provincia. La maggior parte degli interventi si è verificata nel Giuglianese a Varcaturo Giugliano e Melito, a Napoli in centro e in periferia e nel quartiere di Pianura.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento
Nome Cognome
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.