Alfano e Grasso nell'aula bunker
Alta tensione al convegno organizzato nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone con il procuratore nazionale antimafia e il ministro della Giustizia Alfano
di ALESSANDRA ZIN ITI
Nel nome di Falcone e Borsellino Giovanni Minoli, da moderatore del dibattito in occasione del diciannovesimo anniversario della strage di Capaci, ci ha provato a smorzare i toni tra governo e magistratura sul tema della riforma della giustizia. Ma se il guardasigilli Angelino Alfano ha colto la palla al balzo dichiarando che "il governo lavorerà sempre per l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, presidio di legalità e fondamento di uno stato di diritto", il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso non è arretrato di un centimetro rispetto al malcontento della magistratura. Anzi, la risposta del superprocuratore è stata dura e tagliente: "Smorzare la tensione? E' come cercare di dialogare con chi ti prende a schiaffi. Dobbiamo usare il Vangelo e porgere l'altra guancia. La delegittimazione rende tutto più difficile, ci danno del matto, maxiutospisti, cancro da estirpare". Un'ovazione di applausi all'interno dell'aula bunker interrompe Grasso che poi riprende per dire la sua sulla riforma della giustizia.
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